“Ancora una volta si fa cassa con i lavoratori della scuola”. Ad affermarlo è la Segretaria Generale Uil Scuola Rua Umbria Lucia Marinelli, alla luce del provvedimento approvato in forma di schema dal Consiglio dei Ministri.
“Si tratta di una riforma – spiega la Segretaria – che penalizzerà le nuove generazioni e tutti i docenti neo immessi in ruolo. Il Governo lo fa attraverso una motivazione di per sé nobile e giusta, quella di mettere fine ad un contenzioso decennale proprio sui criteri di ricostruzione di carriera”.
“Tuttavia, il nuovo sistema di calcolo basato sui giorni effettivi di servizio anche per il personale docente genera un danno sulle retribuzioni future enorme, al quale corrisponde un vantaggio diametralmente opposto per il Governo che farà, ancora una volta, “cassa” con il personale della scuola.”
“Prendiamo ad esempio un docente con 10 anni di anzianità pre-ruolo con servizio di 180 giorni per anno: con la precedente disposizione normativa, che prevedeva un minimo di 180 giorni per il riconoscimento dell’intero anno, se pur contestata dalla Commissione europea, in sede di ricostruzione di carriera il docente avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di 8 anni di anzianità pre-ruolo.”
“Con il sistema che vorrebbe introdurre il Governo, il docente, calcolando il servizio effettivo e dividendolo per 365 giorni avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di soli 5 anni di anzianità pre-ruolo.”
“È quindi evidente il danno economico che il personale docente subirebbe rallentando in maniera irreversibile la propria progressione economica, allontanando sempre più il primo aumento stipendiale, oggi previsto dopo 8 anni di anzianità di servizio.”
“La Federazione Uil Scuola Rua – conclude Lucia Marinelli – non intende accettare questo ennesimo danno al personale docente e proporrà ogni più opportuna iniziativa, compresa quella legale, a tutela di tutto il personale e dei propri iscritti”.