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Il personale della Polizia di Stato di Città di Castello ha denunciato per i reati di minacce, violenza privata e danneggiamento un uomo – successivamente identificato come un cittadino italiano, classe 1978 – che, nel corso della partita di calcio della categoria allievi under 17 tra “Sporting Club Trestina” e “Angelana 1930” dello scorso 14 maggio, si era reso protagonista di un’aggressione ai danni dell’arbitro.

Secondo quanto riferito dalla vittima, infatti, durante l’incontro presso lo stadio “F. Mancini” di Città di Castello, a seguito dell’espulsione del portiere della squadra ospite, un uomo – poi risultato essere un dirigente dell’Angelana 1930 – aveva iniziato ad insultarlo dagli spalti.

La condotta era proseguita per tutta la durata dell’incontro, nel corso del quale l’arbitro era stato vittima di insulti, sputi, minacce e, persino, del lancio di alcuni sassi che lo avevano attinto alla gamba.

Al termine della partita, la condotta del 45enne era proseguita anche nell’area del campo riservata agli arbitri e alle persone tesserate; infatti, il dirigente era rimasto in attesa del direttore di gara davanti al varco di uscita, con fare minaccioso.

Nonostante gli inviti ad allontanarsi, l’uomo aveva proseguito con la propria condotta aggressiva tentando di colpire l’arbitro con un oggetto contundente. A quel punto, spaventata, la vittima aveva chiesto aiuto alla Polizia di Stato.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno quindi constatato che il 45enne era stato allontanato da alcuni dirigenti della squadra di casa. Sentito l’arbitro, questo ha riferito ai poliziotti quanto accaduto, segnalando che, all’atto di riprendere la propria auto, aveva constatato anche il danneggiamento della stessa, fatto poi attribuito al 45enne da alcuni testimoni.

Per questi motivi, l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata, minacce e danneggiamento.

Sono in corso gli accertamenti ai fini dell’adozione di provvedimenti questorili.