Massima allerta, vigilanza e attività investigativa caratterizzano, in questo periodo dell’anno, l’attività dei Carabinieri Forestale nel settore della prevenzione e repressione degli incendi boschivi.
La stagione estiva è iniziata con temperature molto al di sopra della media, provocando l’accentuarsi del fenomeno incendiario su tutto il territorio nazionale senza risparmiare la provincia reatina, spesso con conseguenti danni e pericolo per l’incolumità pubblica. Personale e mezzi militari sono stati dispiegati nei punti più a rischio per il monitoraggio e la tutela del patrimonio naturalistico paesaggistico. Dall’inizio di maggio, si sono infatti già sviluppati molteplici incendi in diversi Comuni della provincia, tra cui Fara in Sabina, Toffia, Rivodutri, Rieti, Collevecchio, Micigliano e, non ultimo, Torricella Sabina, determinando la distruzione di oltre 40.000 mq di bosco e castagneti da frutto e circa 150.000 mq tra terreni incolti ed oliveti.
La puntuale attività investigativa posta in essere dalle Stazioni del Gruppo Carabinieri Forestale, con l’impiego di squadre di repertatori esperti nel “Metodo delle Evidenze Fisiche” (MEF), in grado di individuare il punto di innesco e portare all’identificazione del colpevole, ha già consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria 6 soggetti per il reato di incendio colposo. Oltre agli effetti del cambiamento climatico, le evidenze mostrano che gli incendi scaturiscono per lo più a causa di negligenza, imperizia o imprudenza e talora per volontà dell’uomo, nonostante il reato di incendio boschivo, oltre a comportare severe sanzioni amministrative, porti all’incriminazione e sia punito con la reclusione da uno e cinque anni, se colposo, e da quattro a dieci anni, laddove venga dimostrato il dolo.
Molto può fare l’educazione e il senso civico, evitando l’accensione di fuochi e l’abbruciamento dei residui vegetali nei periodi di massima pericolosità. È doveroso, altresì, evitare di fumare nei boschi e nelle strade o sentieri che li attraversano, provvedendo ad avvisare prontamente le autorità, in caso di avvistamento di un focolaio. Avere un supporto ed un ausilio da parte della comunità è fondamentale per l’attività investigativa posta in essere dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti, che già dallo scorso anno dispone di una task force di militari specializzati nel settore delle investigazioni in questo delicato settore.