Assolto dalla Corte d’appello di Perugia “perché il fatto non sussiste” l’ex assessore comunale al Bilancio del Comune di Terni Vittorio Piacenti d’Ubaldi che in primo grado era stato condannato ad un anno e sei mesi di reclusione nell’ambito del cosiddetto processo Spada bis.
Turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente le accuse che gli venivano contestate, ma alle quali è stato dichiarato ora estraneo, in relazione all’affidamento di alcuni incarichi di consulenza da parte di società partecipate dal Comune al commercialista Roberto Camporesi. Anche lui è stato assolto in appello con la stessa formula di Piacenti D’Ubaldi dopo che gli era stato inflitto un anno di reclusione per concorso negli stessi reati.
L’ex assessore e il commercialista avevano sempre rivendicato la correttezza del loro comportamento. “Aspettiamo le motivazioni della sentenza ma la formula assolutoria adottata dalla Corte d’appello conferma la liceità della procedura. Così come testimonia che non ci sono state collusioni o condizionamenti” ha detto l’avvocato Attilio Biancifiori, difensore di Piacenti D’Ubaldi con il collega Gianluca Luongo.
“L’assoluzione in Appello dell’ex-assessore al Bilancio del Comune di Terni, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, per la vicenda denominata ‘Spada 2’ è una notizia positiva e importante. Lo è – afferma il deputato PD dell’Umbria Walter Verini – perché ribadisce la correttezza dell’operato dell’amministratore e dell’amministrazione guidata allora dal Sindaco Di Girolamo. E perché viene qualche tempo dopo la conferma della piena correttezza dello stesso Di Girolamo e degli altri amministratori e dirigenti comunali dell’epoca, scagionati in giudizio perché, in relazione all’inchiesta ‘Spada’ i fatti addebitati non sussistevano”.
“Già all’epoca dei fatti – prosegue l’On. Verini – manifestammo la convinzione che la serietà e la trasparenza di Leo Di Girolamo e dei suoi collaboratori avrebbero confermato l’inconsistenza di accuse di un’inchiesta fin troppo spettacolarizzata e strumentalizzata da alcune forze politiche di opposizione. Ora questo viene confermato anche in sede giudiziaria. Rimangono certo l’amarezza di quei momenti e le conseguenti ferite politiche e umane. Ma la comunità ternana ha avuto la conferma della correttezza e dell’agire per l’interesse pubblico da parte di quelle amministrazioni”.