L’amministrazione comunale di Assisi ritiene “gravissima la decisione della Regione di chiudere la chirurgia dell’ospedale di Assisi”.
“Una scelta scellerata e assurda – affermano in una nota del Comune il sindaco Stefania Proietti e l’assessore ai servizi socio-sanitari Massimo Paggi – che certifica l’obiettivo di impoverire ulteriormente l’ospedale di Assisi e la mancanza di una politica sanitaria favorevole agli interessi dei cittadini. Il presidio di Assisi serve una popolazione di oltre 60 mila persone oltre l’enorme afflusso di turisti che ogni anno affollano la città. La sanità come è noto è di competenza regionale e ancora una volta la Regione si sta dimostrando incapace non solo di gestire l’emergenza ma anche tenace nel perseguire la missione di depauperare l’offerta sanitaria nel nostro distretto”.
“Eppure – ricorda il sindaco – con grande spirito di collaborazione istituzionale e nell’esclusivo interesse della cittadinanza abbiamo messo a disposizione il PalaEventi dove far effettuare tamponi e vaccini; da tempo abbiamo sollecitato e risollecitato la Regione a rafforzare con funzioni e personale l’ospedale di Assisi; ogni 31 dicembre siamo accanto ai nostri medici, ai nostri infermieri, ai nostri operatori che sono in trincea nell’assicurare, nonostante tutto, un servizio sanitario all’altezza”. “Non possiamo stare zitti e fermi – continuano il sindaco e l’assessore – rispetto al proposito di smantellamento del nostro ospedale. La sanità è un diritto fondamentale e deve essere garantito ai tutti i cittadini, non possono esistere cittadini di serie A di serie B. Ci organizzeremo per far sentire la nostra voce, l’amministrazione comunale e la gente, chiedendo con forza di non depotenziare il nostro ospedale, di garantire tutti i servizi e di mostrare attenzione anche verso la struttura che rischia di diventare fatiscente”.