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Il sindaco di Parrano, Valentino Filippetti, ha disposto la chiusura degli uffici comunali da oggi fino al 31 gennaio, ad esclusione del sabato. Il provvedimento, formalizzato con un’ordinanza, è stato giustificato dalla recrudescenza di casi covid-19 nel territorio comunale. “Attualmente – spiega Filippetti – ne contiamo otto, ma sicuramente sono almeno il doppio”. Secondo la disposizione del sindaco, la presentazione di atti, pratiche, domande e stanze al protocollo comunale dovrà avvenire solo ed esclusivamente su appuntamento telefonico.

All’ingresso del Comune sono stati istallati i misuratori di temperatura ed il lettore di green pass. Sempre Filippetti ha poi disposto per l’8 gennaio, in coordinamento con l’istituto comprensivo Alto Orvietano, uno screening gratuito per gli studenti attraverso test antigenici gratuiti riservati all’asilo, alle scuole elementari e al personale scolastico. “Rinnoviamo l’appello – afferma il sindaco – alla massima attenzione, a osservare il distanziamento e all’uso delle mascherine”. Annullato anche l’evento della Befana in programma domani che fa seguito ai precedenti a delle iniziative del 26 e 31 dicembre.

Il Comune, riferisce sempre Filippetti, ha anche ripristinato la tensostruttura aperta nella piazza principale del borgo per dare riparo ai cittadini che aspettano il medico o di poter entrare in farmacia. “Le iniziative promosse nei mesi scorsi su Fabro e sul funzionamento dell’ambulatorio sicuro – spiega hanno dato un contributo determinante”, annuncia Filippetti fornendo i dati. Secondo il primo cittadino al centro salute di Fabro scalo nell’ultimo anno sono stati effettuati circa 26mila tamponi, grazie all’impegno costante degli operatori.

I vaccini somministrati sono stati nell’ultimo mese 1.200. A Parrano invece sono stati fatti 574 tamponi di cui 102 l’ultimo mese che hanno individuato 5 positivi. Sono stati fatti inoltre 17 vaccini e altri 12 sono programmati nei prossimi giorni. “E’ un grande sforzo quello messo in campo – dichiara il sindaco di Parrano – grazie agli operatori del centro salute, al nuovo direttore del distretto, alla protezione civile, alla nostra farmacia e ai medici di famiglia. Adesso però – esorta Filippetti – è l’ora di un cambio di passo.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale lo abbiamo chiesto alla regione con un atto all’unanimità con il quale abbiamo detto no alla riduzione dei distretti sanitari e sì al mantenimento della situazione attuale, ponendo un freno anche alla privatizzazione della sanità e puntando sul rilancio dell’ospedale di Orvieto”.