Cerca

Assisi non dimentica quanti sono morti a causa del Covid-19 e aderisce alla “Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus”, che si celebra oggi 18 marzo, esponendo a mezz’asta le bandiere italiana ed europea sugli edifici sede del Comune, in centro storico e a Santa Maria degli Angeli. La ricorrenza è stata istituita formalmente nel 2021 per rendere omaggio alle persone decedute durante la pandemia, scoppiata cinque anni fa. La data scelta è quella in cui nel 2020 diversi camion militari carichi di bare attraversarono Bergamo, una delle città più colpite, in un’Italia costretta al lockdown.

“Si tratta di un gesto simbolico, ma molto sentito – afferma il sindaco f.f. di Assisi Valter Stoppini, a nome della Giunta e dell’intera Amministrazione comunale – attraverso il quale vogliamo conservare la memoria di tutte le vittime del Covid. Sono stati 65 i nostri concittadini uccisi dalla pandemia, una ferita profonda e ancora viva nella nostra comunità. Vogliamo ricordare persone e storie ed esprimere vicinanza alle loro famiglie, segnate da un dolore impossibile da colmare. In quei giorni drammatici, nonostante le difficoltà e le fragilità di tutti, come Amministrazione comunale abbiamo cercato di stare vicini a quanti  sono stati contagiati, in particolare alle famiglie colpite dall’aggressività di un virus sconosciuto. Fortunatamente oggi siamo tornati alla normalità, ma abbiamo il dovere di tenere viva la memoria di quel periodo difficile, ricordando anche lo straordinario e generoso impegno profuso da operatori sanitari, forze dell’ordine, protezione civile, associazioni, volontari per affrontare un’emergenza che ha segnato profondamente la nostra vita”.