A seguito delle vicissitudini relative all’appalto riguardante la manutenzione del verde pubblico, che impiega venti lavoratori (molti dei quali appartenenti alle così dette “categorie protette”) e che al momento non prevede alcuna gara ponte né alcuna proroga dell’appalto in essere, CGIL, CISL e UIL di categoria hanno chiesto un incontro urgente all’amministrazione comunale per rappresentare gli interessi dei lavoratori e capire quali siano le intenzioni della stessa sul futuro appalto ma soprattutto su come gestire il periodo di passaggio, durante il quale venti persone rischiano di rimanere senza stipendio per un periodo di tempo al momento difficilmente quantificabile. Un’altra questione che le organizzazioni sindacali hanno posto all’amministrazione riguarda la clausola sociale della nuova gara, il principale strumento di tutela dell’occupazione dei lavoratori attualmente impiegati a prescindere da chi si aggiudicherà l’appalto.
L’amministrazione comunale, rappresentata all’incontro dagli assessori Marco Iapadre e Sergio Cardinali con il supporto dei dirigenti dell’area tecnica, ha confermato di essere a conoscenza del problema e si è resa disponibile a trovare una soluzione tecnica e politica che possa tutelare i lavoratori in questione rinviando ad un altro incontro, che si terrà nelle prossime settimane, necessario alla verifica e al dovuto approfondimento delle questioni presentate dalle Organizzazioni sindacali.
Pur apprezzando l’impegno da parte dell’amministrazione attendiamo risposte in tempi brevi, viste le criticità presentate – dichiarano le OO.SS.
A margine dell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno posto di nuovo un’altra questione, stavolta riguardante i lavoratori delle cooperative sociali impiegate nei servizi pubblici (spesso essenziali) alla persona, dell’adeguamento del costo del lavoro dell’appalto in essere all’aumento portato dal recente rinnovo del CCNL di settore. Già in primavera si era tenuto un incontro sulla questione, con la promessa, da parte dell’amministrazione comunale, di adeguare le tariffe al rinnovo. Ma in questi mesi, nonostante una delibera di giunta che esprimeva l’intenzione, quantomeno sulla carta, di farlo, nessun altro atto è seguito ed il settore si sta avviando verso uno stato di profonda criticità. Le organizzazioni sindacali hanno quindi indicato all’amministrazione una possibile copertura legale per l’eventuale adeguamento, costruita dall’insieme di tre elementi: il CCNL stesso (depositato al Ministero del Lavoro ed al CNEL), le nuove tabelle con le retribuzioni orarie aggiornate (anch’esse pubblicate dal ministero del lavoro e che, come ampiamente confermato da numerose sentenze, diventano elemento normativo a tutti gli effetti) e l’art. 404 della Legge Regionale 11 del 9 aprile 2015 (ripresa anche dalla nuova Legge Regionale 2 del 2024), che espone in maniera chiara ed inequivocabile il fatto che il tariffario degli appalti pubblici si aggiorni automaticamente al rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di settore.
Come organizzazioni sindacali adesso attendiamo in tempi rapidi risposte chiare e certe su un comparto lavorativo (sia quello impiegato nella manutenzione del verde sia quello impiegato nei servizi sociali) importantissimo per la tenuta sociale ed occupazionale dei nostri territori (oltre 9000 addetti in tutta la Regione).
Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uil Fpl