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Nasce da una riflessione partecipata sulla violenza di genere e sui femminicidi in Italia il progetto e spettacolo “Non è Amore”, un lavoro teatrale che si caratterizza anche come una attenta analisi sociale di un fenomeno spietato e brutale che ne rimanda l’origine ad educazioni patriarcali, ancestrali fino ad arrivare a comportamenti violenti.

Il progetto, con la produzione a cura di Athanor Eventi, ha ottenuto il patrocinio del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, in quanto evento di punta della prossima Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ed il patrocinio dei Comuni di Terni, Foligno e Perugia, le tre città dove si svolgeranno le rispettive repliche dello spettacolo che vede in scena l’attrice Cristina Caldani per la regia e drammaturgia di Stefano Porri.

Giovedì 7 novembre alla Sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia si è tenuta la conferenza dove sono intervenuti, oltre a Caldani e Porri, anche la presidente del Centro per le Pari Opportunità, Caterina Grechi, e Giulia Romano dell’Ass. Libera…Mente Donna ets e operatrice CAV (Centri Anti Violenza).

Gli appuntamenti sono in programma il 23 novembre al Teatro Secci di Terni (ore 21), il 24 novembre all’Auditorium San Domenico di Foligno (ore 17) e il 25 novembre alla Sala dei Notari di Perugia (ore 21,30). Gli incassi saranno devoluti al Centro Anti Violenza di Terni, Foligno e Perugia.

Quante donne, almeno una volta nella vita, si sono sentite in pericolo a causa di un uomo? E in quell’occasione, cosa hanno fatto? Hanno reagito? Hanno denunciato? Hanno chiesto aiuto ai Centri Anti Violenza? Oppure, scampato il pericolo, hanno semplicemente cambiato strada promettendo a loro stesse che non si sarebbe ripetuto mai più?

“Non è Amore” parte da queste domande, apparentemente semplici, ma che coinvolgono intimamente e personalmente la maggior parte delle donne. E anche da dei numeri: la regione Umbria, seppur piccola per numero di abitanti, si trova al 12/o posto nella classifica annuale per il numero di femminicidi commessi.

Lo spettacolo rientra nel teatro di impegno sociale che Athanor sta portando avanti nelle sue produzioni, per un teatro “che deve far riflettere e creare dibattito” come ha sottolineato l’autore Porri per poi svelare alcuni tratti dello spettacolo: “Non è Amore elabora la sua drammaturgia intorno a quattro storie di violenza sulle donne, realmente accadute in Umbria, scelte e raccontate dall’attrice Cristina Caldani in collaborazione con i Centri Antiviolenza dell’Umbria. Le donne protagoniste delle storie narrate, sono riuscite, grazie al sostegno dei C.A.V., ad intraprendere in percorso di liberazione dalla violenza e di autodeterminazione per se stesse e per i propri figli. Lo spettacolo racconta anche il lavoro oscuro e difficile che le operatrici di questi centri portano avanti, ci siamo resi conto, infatti, che il loro operato è molto complicato. È quindi una narrazione interpretata, un reading accompagnato da un suggestivo allestimento”.

Durante la narrazione, infatti, e grazie a un sistema di videoproiezione, agisce un disegnatore, aggiungendo un significativo elemento grafico-pittorico. Come un alter ego del narratore e in un contrappunto continuo tra il testo recitato e narrato, il disegnatore entra in scena nelle vesti di un secondo personaggio dello spettacolo.

L’augurio della protagonista Caldani è che le platee “siano piene di pubblico maschile”. “Lo spettacolo – ha spiegato – parte da una ricerca profonda di tutte le vittime dal ‘75 ad oggi in Umbria. Vedendo che la situazione non migliora ci siamo detti con Athanor di fare qualcosa. Stefano mi ha così convinto a salire sul palco con un monologo. Il rapporto con i CAV ci ha permesso poi di spostare il focus per parlare così oltre che della storia anche del peso emotivo che subisce un operatore dei centri”.

Ha parlato di “un dramma che quotidianamente viviamo”, riferendosi alla violenza sulle donne, la presidente del Centro per le Pari Opportunità. “Nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale – ha affermato Grechi – il centro ha sostenuto e patrocinato con convinzione questo spettacolo con i proventi che andranno a sostenere le spese dei CAV perché questi vanno messi nelle condizioni di sostenere le donne che decidono di uscire dai loro inferni. Siamo immersi in un sistema che è solo violenza e quindi è ora di agire con azioni che contrastino tutto questo. Il lavoro è stato pensato e scritto insieme alle operatrici che sono sempre in prima fila per affrontare questa problematica”.

La presidente Grechi ha inoltre evidenziato come sia importante per le politiche di genere coinvolgere oltre alle istituzioni anche il mondo privato e le aziende: “Non è Amore porta anche questo fondamentale messaggio”.

Il progetto è infatti realizzato anche grazie al sostegno economico dell’azienda umbra DIVA INTERNATIONAL Srl che, attraverso il proprio marchio FRIA, “vuole dimostrare il suo impegno e sensibilità nel sostenere il contrasto alla violenza sulle donne”, come ha dichiarato Letizia Cocchioni, coordinatrice marketing e comunicazione Diva International.

Info dello spettacolo: 3476721959; 3279705115. Biglietti: Ticketone; Ticketitalia.