Sono iniziati questa mattina i sopralluoghi sulla parete racciosa che sovrasta via della Lince, la cosiddetta “corta di Cesi”. Al termine delle ispezioni si saprà quando sarà possibile la riapertura della via. L’Amministrazione Comunale di Terni si è attivata per rispondere alle preoccupazioni e alle sollecitazioni dei residenti di Cesi.
Il masso che si è staccato qualche giorno fa ha una dimensione di circa 1,5 mc ed un peso stimato di circa 3-3,5 tonnellate. L’esatto punto di distacco è in via di individuazione ma pare che lo stesso si trovi al di fuori della zona individuata come quella di rischio molto elevato riportate nelle carte del piano di assetto Idrogeologico predisposto dall’Autorità di bacino distrettuale: ciò evidenzia una volta di più come sia necessario lavorare ad una revisione delle zone di pericolosità che, purtroppo come accade per gran parte del territorio nazionale, si stanno notevolmente ampliando interessando porzioni di territorio che fino a qualche anno fa erano ritenute relativamente sicure.
Il masso ha raggiunto la strada provinciale 22 (via della Lince) approssimativamente all’altezza del chilometro 5, ad una distanza di circa un kilometro dal punto in cui si era verificato un precedente distacco circa un anno e mezzo fa e rispetto al quale il Comune di Terni aveva fatto fronte con l’installazione di una barriera paramassi per un fronte di circa 30 metri per un ammontare di circa 150.000 euro.
Va ricordato che tutt’ora è in corso un intervento ulteriore verso la frazione di Cesi che ha comportato l’installazione di un ulteriore tratto di 40 metri di barriera paramassi ad alto assorbimento di energia di impatto (già installata) ed è i corso il completamento dell’intervento mediante la posa in opera di circa 740 metri quadrati di reti di protezione in aderenza al massiccio montuoso per un ammontare complessivo di circa 670.000 euro.
Per far fronte a questo nuovo evento il Comune potrà servirsi di un finanziamento che, a seguito delle richieste preventive avanzate dai competenti uffici comunali, è stato concesso dalla Regione per un ammontare di ulteriori 350.000 euro che permetteranno di installare un ulteriore tratto di circa 50 metri di barriera paramassi ed ulteriori 700 metri quadrati circa di rafforzamenti corticali delle pareti.
Si tratta come si vede di un complessivo impegno significativo, che richiederà qualche mese ancora per giungere a compimento, ma che tuttavia dovrà necessariamente essere integrato con ulteriori stralci, vista la notevole estensione (almeno 2 km) del fronte roccioso che occorre proteggere. Per questo la direzione Lavori Pubblici, in collaborazione con il geologo della direzione Urbanistica ed Edilizia, stanno preparando le necessarie ulteriori richieste di finanziamento.