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Tagli al Tpl: Terni perde 59mila chilometri
La Filt Cgil analizza l’effetto della sforbiciata estiva voluta dalla Regione: penalizzate le fasce più deboli della popolazione

La città di Terni sarà uno dei territori dell’Umbria a subire di più il taglio del trasporto pubblico locale voluto dalla Regione Umbria. La Filt Cgil, il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto, stima che nel periodo estivo la città subirà una perdita di circa 59mila chilometri di corse degli autobus. “Un colpo durissimo soprattutto per le fasce più deboli della popolazione – commenta in una nota Ciro Zeno, della segreteria regionale Filt Cgil – anziani, giovani e lavoratori che contano sul mezzo pubblico tanto più ora, con un caro carburanti oramai insostenibile”.
La Filt Cgil dell’Umbria ha elaborato un quadro preciso della riduzione delle percorrenze che si determinerà a causa dei tagli sul territorio.
Per quanto riguarda i servizi urbani di committenza del Comune di Terni, il piano di rimodulazione prevede una rimodulazione dei servizi feriali nel programma di esercizio estivo sulle linee di seguito elencate: TR9 (Cesi Scalo – FS – Ospedale – Collescipoli – S. Andrea – Bv. Salaria), soppressione di 7 corse/giorno; TR13 (Terni FS – Maratta – B.Rivo), la linea viene soppressa; TR21U (Terminal bus – Pentima), aggiunta di 2 corse/giorno; TRH (Ospedale – Centro – Stadio – Ospedale) soppressione di 2 corse/giorno.

Il piano di rimodulazione/riduzione prevede inoltre un’estensione al sabato delle corse feriali sulle seguenti linee: • TR7 – T.Orsina – Papigno – Ospedale – Terni fs – Zona Fiori • TR10 – Settecani – Donegani – Terni FS • TR11 – Terni FS – Donegani – Strada dei confini • TR14/- Terni FS – Romita – Collestatte.
Le linee “Telebus” a chiamata vengono rimodulate come di seguito: • Linea A, soppressione di 6 corse/giorno; Linea B, soppressione di 6 corse/giorno; Linea C, soppressione di 2 corse/giorno.
Le modifiche proposte producono una riduzione delle percorrenze, relativa all’intero periodo estivo, pari a circa 59.000 km.
“Abbiamo espresso, insieme agli altri sindacati, il nostro completo dissenso rispetto a scelte che in questo momento particolare sono anacronistiche e dissonanti con le esigenze dei cittadini umbri – conclude la Filt Cgil – Non possiamo accettare poi che a pagare le conseguenze di questi tagli, come al solito, siano i lavoratori. Si stanno costruendo turni sempre più impegnativi, si stanno effettuando spostamenti del personale da un deposito all’altro, mettendo tutto a carico dei lavoratori coinvolti”.