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Il ruolo dell’idrogeno sarà determinante nel processo di transizione energetica per decarbonizzare i settori cosiddetti ‘hardo to abate’, come l’industria pesante, il trasporto stradale di merci e, in una seconda fase, anche lo shipping e l’aviazione. Un ruolo riconosciuto dell’Europa con la sua strategia per l’H2, e anche dall’Italia, che per lo sviluppo di questo settore ha stanziato oltre 3,5 miliardi di euro nel PNRR.

Il percorso non sarà privo di ostacoli, e dovrà realizzarsi valorizzando la collaborazione tra tutti i soggetti della filiera, e in particolare con l’industria delle energie rinnovabili: l’idrogeno verde non va infatti visto come alternativa, o peggio, antitesi, rispetto all’elettrificazione, ma invece come suo complemento e come strumento per portare le rinnovabili, sotto forma di molecola, dove non riuscirebbero ad arrivare in forma di elettrone.

Ma quali sono realmente le potenzialità dell’idrogeno? Come funziona e che futuro avrà?

Quali sono i progetti italiani in via di realizzazione? A queste e a tante altre domande si cercherà di rispondere nel corso del convegno “Sulla strada della sostenibilità: destinazione idrogeno”, organizzato dalla SAFA (Scuola di Alta Formazione Ambientale di Arpa Umbria), che si terrà il 28 aprile, presso la Sala Convegni di Arpa Umbria a Terni.

La giornata, che vede il patrocinio del Comune di Terni e di Perugia, sarà aperta da una breve cerimonia, alla presenza della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesi, per l’intitolazione della Sala Convegni di Arpa Umbria al giudice Maurizio Santoloci, scomparso qualche anno fa.