Cinque incontri formativi che si svolgeranno al Cesvol di Terni in modalità mista, da marzo a maggio, sulle parole chiave della “grammatica della buona convivenza” e dell’economia civile: umanesimo, amicizia, rispetto, giustizia, riconoscimento, generosità, compassione.
La riflessione sarà curata da docenti di diversi atenei italiani e di altre istituzioni del sapere: professori dell’Università di Bologna come Stefano Zamagni, dell’Università di Perugia come Raffaele Federici, Cristina Montesi, Marco Moschini, Ambrogio Santambrogio, dell’Università “La Sapienza” di Roma e del Forum Disuguaglianze e Diversità rappresentate da Maurizio Franzini, della Fondazione Lelio e Lisli Basso di Roma con Laura Pennacchi.
Il progetto formativo promosso dal Cesvol Umbria e dall’associazione Pensare il Domani è stato illustrato nel corso di una conferenza da Giacomo Porrazzini e Cristina Montesi, rispettivamente presidente e segretario di Pensare il Domani, da Lorenzo Gianfelice, vice presidente del Cesvol e Flavia Chitarrini delle Acli provinciali, partner del progetto insieme a Diocesi di Terni, Narni e Amelia, Commissione diocesana problemi sociali e del lavoro, Caritas diocesana.
Il progetto formativo è stato proposto nell’ambito dell’invito a proporre percorsi formativi per gli enti di terzo settore 2021-2022 del Cesvol, uno strumento che si è rivelato efficace per verificare la reale necessità di interventi formativi, anche a seguito del prolungamento della fase emergenziale determinata dalla pandemia.
“Il progetto formativo – hanno spiegato i promotori – è in linea di continuità con i percorsi economia civile già realizzati dal Cesvol di Terni a partire dal 2016, in continuità con il Festival dello sviluppo sostenibile realizzato a Terni dall’Associazione Pensare il domani”.
Il ciclo di incontri “voleva rappresentare un esempio di risposta dal basso, nel segno di un rafforzamento della resilienza psicologica, al malessere prodottosi nel corpo sociale dalla durezza dei passaggi di questa dura transizione senza prova d’appello. L’attacco bellico all’Ucraina ha ineludibilmente portato alla ribalta, amplificandole, queste tematiche, tornate di ancor più drammatica attualità. In questi tempi di guerra, una guerra che è alle porte della Unione Europea, occorre ribadire i fondamenti della convivenza “civile” non dati più per scontati: bisogna ripartire dalla necessità del riconoscimento reciproco e del rispetto reciproco, due parole chiave che saranno tematizzate negli incontri”.
Il primo incontro dedicato all’umanesimo venerdì’ 11 marzo, alle 17, al polis di Cospea, con Laura Pennacchi della Fondazione Lelio e Lisli Basso.