Dopo l’incontro in mattinata al teatro Lyrick con oltre mille studenti che hanno potuto ascoltare la testimonianza di Edith Bruck, la scrittrice ungherese, di origine ebrea, sopravvissuta alla Shoah, e rivolgerle domande su quanto accaduto e provato nei campi di sterminio, nel pomeriggio di ieri l’evento conclusivo per la Giornata europea dei Giusti 2022 nella Sala della Conciliazione, alla presenza delle autorità e della cittadinanza. Qui la scrittrice ha raccontato la sua storia, la deportazione a 13 anni, l’orrore dei campi di concentramento, la disumanizzazione, la forza per andare avanti.
Il sindaco Stefania Proietti ha salutato la presenza di Edith Bruck con parole commosse: “Sei una testimone della storia, raccontare la tua vita è un’operazione che aiuta a non perdere la memoria. Oggi hai invitato i ragazzi a non restare indifferenti di fronte a quanto sta accadendo, li hai spronati a scendere in piazza contro la guerra perchè la pace deve essere l’obiettivo di tutti. Ti ringraziamo per essere qui, e il nostro abbraccio te lo abbiamo dato con oltre mille studenti che ti hanno ascoltato con attenzione ed emozione. Ora la Città di Assisi, insignita della Medaglia d’oro al merito civile per aver salvato 300 ebrei durante la seconda guerra mondiale, ti consegna la cittadinanza onoraria per la pace che fu decisa dal consiglio comunale all’unanimità il 14 febbraio del 2020 per tutti i sopravissuti alla Shoah”.
Edith Bruck ha raccontato la sua odissea, le atrocità vissute e sopportate nei campi di sterminio, le luci che ha intravisto quando i soldati tedeschi in alcune circostanze le hanno permesso di sopravvivere e poi i riferimenti a oggi, alla guerra in Ucraina: “Siamo incapaci di convivere con la pace, è il più grande fallimento dell’umanità. Ripeto sempre che bisogna mobilitarsi contro ogni guerra, dobbiamo impedire che si ripetano orrori come quello compiuto dai nazisti contro gli ebrei”.
La presidente della Regione Donatella Tesei ha ringraziato Edith Bruck per la sua tesimonianza: “Quelle luci che lei ha visto le possiamo vedere anche oggi se con coraggio e responsabilità si coltiva la strada del dialogo. Le sue parole sono di insegnamento per tutti, in particolare pe ri giovani che devono conoscere il passato per vivere il presente e costruire il futuro”.
Anche il prefetto di Perugia Armando Gradone ha voluto ringraziare la scrittrice ungherese per testimoniare ogni giorno l’orrore e l’odio della Shoah.
Al termine degli interventi il sindaco ha letto la motivazione con cui la Città di Assisi ha voluto conferire la cittadinanza onoraria per la pace ai superstiti dell’Olocausto: “con la propria testimonianza di vita contribuiscono ogni giorno a coltivare la fraternità, per costruire un futuro fatto di collaborazione e difesa dei più deboli, per crescere nel bene reciproco, per dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi pace, per rendere il nostro Paese un luogo migliore”.
Successivamente la consegna della pergamena alla concittadina Edith Bruck e la firma sul registro d’onore della Città di Assisi.
L’iniziativa è stata curata dal Museo della Memoria e dall’amministrazione comunale.