Cerca

Continua l’impegno della Fp Cgil di Terni al fianco delle lavoratrici dei servizi educativi comunali di Terni. “Ieri, 2 febbraio – riferisce in una nota il sindacato – si è svolta un’assemblea con il personale di questi fondamentali servizi, che sta affrontando una vertenza odiosa, sia dal punto di vista salariale che del ruolo e riconoscimento di queste lavoratrici, la cui professionalità viene continuamente offesa”.

Come noto, sulla base di una interpretazione fortemente restrittiva, alle lavoratrici è stato decurtato significativamente il salario. “Sarà il giudice a dare risposta sulla questione: l’amministrazione fino ad ora ha saputo solo tagliare”, sottolinea la Fp Cgil. Ma anche a livello di organizzazione del lavoro, ci sono forti criticità per l’utilizzo dei permessi contrattuali, anche alla luce della difficoltà a reperire risorse per la sostituzione del personale.

“Rispetto alla pianta organica – continua la Fo Cgil – le insegnanti e le educatrici di ruolo effettivamente in servizio sono circa un terzo in meno. Ma il principio, che come Cgil riteniamo centrale, è che per dare servizi alla cittadinanza occorre dotarli di ‘teste, braccia e gambe’, cosa di cui nei servizi educativi comunali al momento c’è forte carenza”.

Al netto delle problematiche legate al Covid – comunque affrontate con lo sguardo sempre e solo orientato al risparmio economico – i servizi di Terni “non riescono a fornire alla cittadinanza, né in qualità, né in quantità, quel servizio che la competenza e la professionalità del personale invece permetterebbe”. Questo, secondo il sindacato, avviene a causa di “un approccio miope e della scelta di far mancare la progettualità. Chi gestisce oggi i servizi educativi comunali – insiste la Fp Cgil – dovrebbe invece ricordare a tenere presente che essi hanno sempre brillato, nel panorama nazionale, per la qualità ed il valore educativo che li caratterizza e che ne ha determinato il primato nelle scelte dei cittadini utenti”.

Dunque, la Fp Cgil continua a fare pressione sull’amministrazione. “Anche nell’ultimo incontro del 31 gennaio – scrive ancora il sindacato – l’assessora Fabrizi ha confermato l’impegno dell’amministrazione per il settore: siamo tuttavia stanchi, e il messaggio delle lavoratrici nell’assemblea di ieri ne è la conferma, di sentire dichiarazioni di intenti alle quali non seguono mai azioni concrete. La cittadinanza e le lavoratrici meritano molto di più”.

In sintesi, le lavoratrici dei servizi educativi comunali e la Fp Cgil chiedono un impegno concreto e complessivo per i servizi educativi comunali ed inoltre l’individuazione di una sede per ripristinare il funzionamento del nido Peter Pan, l’avvio del servizio, come progettato, presso la struttura “Grillo Parlante”, l’utilizzazione massima dei posti disponibili in tutte le tipologie dei servizi educativi comunali. “Tutto questo – conclude il sindacato – si può realizzare solo con la scelta di fare nuove assunzioni, con un piano a brevissimo termine, già per l’anno scolastico 2022-2023”.