Con 17 voti a favore e 13 non espressi il Consiglio comunale di Terni ha proceduto – stamane – ad una valutazione preliminare e manifestato la volontà non vincolante di alienare la rete del gas di proprietà del Comune appartenente all’Atem Terni, nell’ambito della procedura di gara per la concessione della gestione dell’infrastruttura.
Si tratta di un passaggio previsto dall’iter particolarmente complesso che regola la gestione della gara per l’affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas ritenuto di primario interesse per la collettività e il territorio.
La società Terni Reti Srl, alla quale nel 2018 era stato conferito dal Consiglio comunale il ruolo di stazione appaltante nella procedura di gara, confermato con successiva deliberazione consiliare nel 2022, ha trasmesso al Comune lo scorso novembre una relazione di aggiornamento dalla quale risulta che è terminata la prima fase dell’iter di gara che per la conclusione prevede ulteriori tre fasi:
- La fase attuale (durata stimata 8 mesi) in cui il Comune manifesta la volontà non vincolante di alienare la rete di proprietà in sede di gara, attraverso la sottoscrizione di una apposita dichiarazione. A questo punto la stazione appaltante invia alla Arera la documentazione sulla consistenza delle reti in modo che l’Autorità possa procedere alla definizione del valore di alienazione da porre a base di gara. Una volta Una volta definito il Consiglio comunale potrà confermare o meno la volontà di alienare;
- Preparazione e pubblicazione documentazione di gara durata stimata mesi 4;
- Svolgimento gara fino al subentro durata stimata mesi 24.
Nella relazione di aggiornamento Terni Reti ha anche analizzato possibili scenari al fine di facilitare la valutazione sulla opportunità o meno di alienare gli impianti di proprietà comunale prevedendo che:
- In caso di alienazione: Il valore VIR di alienazione spettante a Terni Reti Srl (al netto del valore di rimborso di competenza del gestore UDG stimabile in circa € 6,9-7,1 milioni), alla data presunta di subentro del 01.01.28, per i cespiti di proprietà, è stimabile in circa € 21,6-22,2 milioni. Si precisa che il valore del debito residuo (quota capitale) del mutuo trentennale sottoscritto da Terni Reti per l’acquisizione delle reti e impianti del gas a luglio 2007, alla data di presunta di alienazione delle reti gas (31/12/2027) è previsto pari ad € 15,13 milioni, ampiamente coperto dal valore di realizzo derivante dalla vendita dei cespiti;
- In caso di mantenimento della proprietà della rete: il corrispettivo annuale spettante a Terni Reti ad oggi è stimabile, alla data presunta di subentro del 01.01.28, a fronte di un valore tariffario RAB di circa € 11.600.000, è stimato in circa € 750-760.000/annui. Nel merito sono state riportate le seguenti considerazioni: a) tale valore si ridurrà negli anni in ragione del progressivo invecchiamento dei cespiti e dipenderà dal tasso di remunerazione degli investimenti fissato da ARERA (attualmente pari per il 2024 al 6,5%); b) ai corrispettivi a favore di Terni Reti Srl dovranno essere aggiunti quelli previsti a favore del Comune, in esito alla gara secondo l’offerta economica dell’aggiudicatario, indipendenti dal grado di proprietà, ai sensi dell’art. 8 DM 226/2011 stimabili in circa € 400- 500k/annui. In tale ipotesi il totale dei corrispettivi previsti a favore del Comune di Terni e di Terni Reti non sono sufficienti a remunerare il debito residuo determinando una certa perdita su base annua per la Società Terni Reti.
Tali considerazioni sono state fatte proprie dal dirigente della direzione Governo del Territorio e Rup del procedimento Federico Nannurelli che ha espresso parere istruttorio favorevole all’alienazione proprio in quanto, in caso di mantenimento della proprietà della rete, i corrispettivi sarebbero insufficienti a coprire il debito derivante dal mutuo trentennale sottoscritto da Terni Reti per l’acquisizione delle reti e impianti del gas a luglio 2007.