“Il triste episodio del furgone in fiamme ad Amelia (avvenuto mercoledì scorso) ripropone con forza la questione della sicurezza nei trasporti, in special modo per la categoria degli addetti alle consegne la quale, essendo sempre più sollecitata dalle richieste del mercato, in special modo in questo periodo natalizio. Tale categoria infatti subisce un crescente carico di stress che riguarda non solo il personale addetto ma anche i mezzi di lavoro che spesso si ritrovano in condizioni precarie a causa delle mancate manutenzioni dovute all’di tempo materiale, tempo sacrificato sull’altare del rispetto degli stringenti tempi di consegna.
“Bisognerebbe ripensare le logiche della consegna “in tempo reale” che è diventata ormai quasi una moda anche per oggetti che, abitualmente, non sono così strettamente necessari nel vivere quotidiano. La società sta virando verso la politica del “tutto e subito”, a discapito delle più elementari regole di sicurezza non solo in questo settore ma anche nelle altre categorie di nostra competenza”
“L’incidente di Amelia è un monito per tutte le aziende del settore: è fondamentale investire nella sicurezza dei propri dipendenti, garantendo mezzi adeguati e condizioni di lavoro dignitose evitando turni massacranti e rispettando in primis la dignità dei lavoratori. Studi di settore evidenziano che un dipendente non sottoposto ad eccessivo stress è molto più produttivo di uno che, al contrario, è sottoposto quotidianamente a vessazioni e magari sanzioni per colpe non direttamente sue proprie. Solo così si potranno evitare ulteriori tragedie e tutelare la salute di chi ogni giorno è in strada per consegnare le nostre merci”.
Così in una nota Leonardi Celi, responsabile del Dipartimento merci e logistica UIL Trasporti e
Piero Iannini, coordinatore dei responsabili della sicurezza sempre della Uilt.