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È Gioachino da Fiore, con il primo film che ne racconta la vita, a trionfare nella Notte degli Angeli del Terni Film Festival: Il monaco che vinse l’Apocalisse di Jordan River torna dalla serata al Politeama con quattro statuette: Miglior Film, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia e migliori effetti speciali.

La giuria, composta dal critico Alberto Di Giglio, il regista Federico Russotto e il produttore armeno Shahen Nazarenko, ha riportato dopo nove anni l’Angelo di cristallo in Italia: era dal 2015 (con Biagio di Scimeca) che un film italiano non si affermava nella categoria principale.

“Un’opera audace, attuale e necessaria” così Di Giglio, presidente della giuria, definisce il film, che uscirà nelle sale il 5 dicembre: “Il cinema è visione e River è riuscito a tradurre in immagini la teologia e l’Apocalisse senza cadere nel fantasy”.

Due Angeli a testa per i documentari Cercando Bernardette di Bruno Di Marcello e Note per un buon uso delle rovine.

In Cercando Bernardette – che si aggiudica i premi per la migliore sceneggiatura e la miglior colonna sonora – il teologo Alberto Maggi sfata tutti i luoghi comuni su Bernardette e le apparizioni di Lourdes (dal fatto che la ragazzina non era affatto una pastorella all’aspetto della Madonna, completamente diversa da come è stata poi ritratta suscitando le proteste della stessa veggente). Di Marcello, peraltro, aveva vinto l’angelo per il “Film dell’anno” nel 2020 con un film – Un eretico in corsia – che raccontava proprio la vita di Alberto Maggi, in quel caso interpretato da Ciro Scalera.

Due angeli a anche per Note per un buon uso delle rovine di Alice Visconti e Oreste Crisostomi, documentario dedicato alla tipografia-cineclub della famiglia Visconti, che ha ottenuto il premio per la miglior produzione e quello per il montaggio.

Premio Signis al polacco Jedna Duza, storia di riscatto e redenzione di un giovane alcolista, mentre l’angelo per il Film dell’Anno (categoria riservata alle pellicole uscite nelle sale) è andato a Il punto di rugiada di Marco Risi, ambientato in una casa di riposo,  così come il corto Cocci di Agnese Fallongo con una straordinaria Milena Vukotic, che ha ottenuto il Gran Premio della Giuria.

Alle conseguenze del cambiamento climatico in Bangladesh è invece dedicato The Taste of Honey di Fabeha Monir e Mohammad Rakibul Hasan, proiettato nel corso del focus Bangladesh che ha visto protagonisti Phaim Bhuyian, il direttore del festival di Dacca Ahmed Zamal e la comunità bangladese di Terni che ha portato testimonianze sulla guerra in corso, ma anche canti, abiti e sapori tipici del paese.

Tra i premiati nel corso della serata animata dal duo comico Casa Abis anche Francesca Scanu (miglior regia per il corto Cosa resta), Marco Marzocca (per il film Catene, realizzato dagli allievi della scuola Volonté), Rosario Terranova (per la sua incredibile interpretazione di Paolo Borsellino nel corto Paolo e i suoi angeli), Cristiana Dell’Anna (Francesca Cabrini), Miriam Previati (per il corto sul Revenge porn Mi chiamavo Eva) e Fabio Bussotti: l’attore umbro, reduce da Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre, ha ricevuto il premio alla carriera Ubaldi Moschin.

Quasi tutti i vincitori di quest’anno erano al debutto al Terni Film Festival: solo Di Marcello aveva già vinto un Angelo in passato.

 

TUTTI I VINCITORI DELLA NOTTE DEGLI ANGELI

 

Miglior Film
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
di Jordan River (Italia)

Miglior documentario
THE TASTE OF HONEY
di Fabeha Monir e Mohammad Rakibul Hasan (Bangladesh)

Miglior cortometraggio
IN SPIRITO
di Nicolò Folin (Italia)

Premio Signis
JEDNA DUZA – One Soul
di Lukasz Karwowski (Polonia)

Film dell’Anno
IL PUNTO DI RUGIADA
di Marco Risi (Italia)

Miglior serie televisiva
PER ELISA – IL CASO CLAPS
di Marco Pontecorvo (Italia)

Gran Premio della Giuria
COCCI
di Agnese Fallongo (Italia)

Miglior Regia
FRANCESCA SCANU
Cosa Resta

Miglior attore in un cortometraggio
ROSARIO TERRANOVA
Paolo e i suoi angeli

Migliore attore in un lungometraggio
MARCO MARZOCCA
Catene

Migliore attrice in un cortometraggio
MIRIAM PREVIATI
Mi chiamavo Eva

Migliore attrice in un lungometraggio
CRISTIANA DELL’ANNA
Francesca Cabrini

Migliore sceneggiatura
ALBERTO MAGGI e BRUNO DI MARCELLO
Cercando Bernardette

Premio Fuoricampo
VITTORIA
di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman (Italia)

Migliore fotografia
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
Gianni Mammolotti

Migliore scenografia
IL MONACO CHE VINSE L’APOCALISSE
Davide De Stefano

Miglior produzione
NOTE PER UN BUON USO DELLE ROVINE
di Alice Visconti e Oreste Crisostomi

Miglior opera in realtà virtuale
NYCTOPHOBIA
di Matteo Lusenti (Italia)

Premio della critica
PROVA D’AMORE
di Denis Nazzari (Italia)

Miglior corto di animazione
NICELY AWFUL
di Tobias Schlage (Giappone)

Miglior colonna sonora
CERCANDO BERNARDETTE
Umberto Sorbo e Chiara Taigi

Miglior montaggio
NOTE PER UN BUON USO DELLE ROVINE
Michelangelo Visconti

Menzione speciale Signis
COSE INAUDITE – Things Unheard Of
di Ramazan Kilic (Turchia)

Premio Ubaldi Moschin
FABIO BUSSOTTI