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“Esprimo grande preoccupazione per la condotta del leader di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi, che attraverso il proprio canale Instagram, ha ammesso che non è solito “elemosinare i voti, ma comprarli o prenderli di prepotenza”. Non ho mai mancato di esprimere quanto il modo di fare politica del primo cittadino di Terni si ponga all’antitesi rispetto alla mia visione, ma a tutto c’è un limite. E il confine che non può mai essere valicato è quello della legalità, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, a pochi giorni da un voto fondamentale per l’Umbria. Per questo ho deciso di depositare un esposto alla Procura, affinché gli organi inquirenti possano accertare se la condotta di Bandecchi possa integrare qualche fattispecie di reato.
A pochi giorni dalle elezioni, di fronte ad affermazioni del genere, riteniamo imprescindibile una ferma presa di distanza da parte della Presidente Tesei che avrebbe dovuto già immediatamente dissociarsi rispetto a quanto pronunciato dal leader di un partito della sua stessa coalizione”.
Lo afferma in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

Alleanza in Cammino per l’Umbria: “Bandecchi rischia il processo per evasione: alleato imbarazzante per la destra”

“Un alleato impresentabile, imbarcato pur di vincere, perché alla destra non interessa degli umbri ma solo del potere. Non accogliamo con stupore la notizia della richiesta del rinvio a giudizio per Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e leader di Alternativa popolare, corso a sostegno della destra di Tesei e soci in queste Regionali. Il reato per il quale l’alleato della Tesei rischia il processo è quello di evasione, per 13 milioni di euro dal 2018 al 2022. Siamo indignati perché la destra, pur di provare a vincere, lo ha imbarcato, portando in maggioranza un tipo discusso e discutibile, che ha portato la città di Terni agli onori delle cronache solo per le sfuriate, le aggressioni e la violenza verbale. Purtroppo non siamo stupiti che dalla Procura di Roma emergano questi elementi e si vada verso un processo. La destra umbra è tutto questo: un coacervo di conflitti di interessi e non certo di impegno per gli interessi delle umbre e degli umbri. L’Umbria non merita tutto ciò e i cittadini e le cittadine lo diranno, domenica e lunedì prossimo”.

Così in una nota l’Alleanza in cammino per l’Umbria