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Il progetto si intitola “Un cavallo per un sorriso” ed è rivolto a studenti con disabilità del liceo artistico Metelli di Terni.

Grazie all’associazione Per un sorriso Monica De Carlo una decina di ragazzi e ragazze, durante le lezioni che si svolgono in un maneggio della città, si stanno prendendo cura di un cavallo per creare un rapporto che rafforza l’autostima e consente di abbattere le barriere.

“Nella prima fase – spiegano Giovanna Proietti e Roberto De Carlo – avviene il contatto tra il ragazzo ed il cavallo, nella seconda la conoscenza di varie tecniche, nella terza iniziano le prime attività a terra e l’ultima fase consente poi di montare in sella. Fasi gestite e coadiuvate dagli operatori, dai loro assistenti e dagli insegnanti di sostegno, che ringraziamo insieme ai ragazzi che da anni e con passione prendono parte alle lezioni che si tengono in orario curriculare in un maneggio specializzato”.

Un progetto che è un fiore all’occhiello per l’associazione Per un sorriso Monica De Carlo, che da anni collabora con il liceo artistico Metelli per iniziative per promuovere l’integrazione e l’inserimento nella società di alunni e studenti che presentano difficoltà o disagio sociale, sono diversamente abili o di culture diverse

“E’ noto che questa scuola è altamente inclusiva ed accogliente – dicono Giovanna e Roberto – e si trova in perfetta rispondenza con gli scopi della nostra associazione che sono rivolti a dare risposte concrete ai vari bisogni ed esigenze in termini di accoglienza, interazione, inclusione e diversità intesa come forma di arricchimento personale per tutti, senza generare disuguaglianze”.

Tra i progetti portati avanti negli anni il laboratorio sul tennistavolo, il progetto Special Olympics, i corsi ambientali e di formazione dello sport della vela, il percorso didattico per avvicinare i ragazzi al mondo delle api e le attività svolte in agriturismo per conciliare l’inclusione scolastica e il tema del “dopo di noi”, con l’obiettivo di realizzare una piena inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso il lavoro come fattore di autonomia e piena partecipazione alla vita quotidiana.