Lo scorso dicembre la Regione Umbria, con un emendamento inserito nel bilancio di previsione 2024, ha di fatto consentito la circolazione di veicoli a motore su sentieri, piste e mulattiere montane. Grazie anche ad un esposto-denuncia di Mountain Wilderness, inviato il 14 maggio 2024, questo provvedimento viene inserito dai servizi della Commissione Europea tra quelli oggetto di un’indagine mirata a verificarne la conformità con le direttive UE Habitat e Uccelli.
La risposta della Commissione, giunta pochi giorni fa, riporta che nel già 2023 era stata avviata nei confronti dell’Italia “un’indagine precontenziosa EU Pilot (2023)10419 su diversi temi relativi alla caccia”; la nostra segnalazione “è stata aggiunta all’elenco delle ulteriori domande che i nostri servizi hanno posto alle autorità italiane l’8 ottobre 2024 nell’ambito di tale indagine”, in quanto la delibera regionale umbra “potrebbe provocare perturbazioni significative delle specie protette o il degrado degli habitat naturali”.
Le conseguenze dell’introduzione di questa normativa regionale si sono già ben evidenziate nello svolgimento della prova di moto enduro nel marzo 2024 all’interno del Parco fluviale del Nera.
La Commissione Europea deciderà a tempo debito, dopo avere valutato la risposta delle autorità italiane, xull’opportunità di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.