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Sabato notte, a seguito di chiamata al Numero Unico di Emergenza Europeo con la quale era stata segnalata l’esplosione di un ordigno nell’ingresso di un edificio, nel quartiere Ferro di Cavallo, il personale della Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo, classe 1961, per il reato di danneggiamento aggravato seguito da incendio.

Più in particolare alle 23,00 circa del 19 ottobre scorso, personale dell’U.P.G.S.P. della Questura, a seguito di chiamata al N.U.E., è giunto in via Magellano ove ha constatato l’esplosione di un manufatto artigianale che ha danneggiato il portone d’ingresso dell’edificio. Sul posto è intervenuto anche persone dei Vigili del Fuoco e del Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica per i rilievi sulla scena del crimine. Quindi sono stati escussi alcuni testimoni, acquisendo elementi utili all’individuazione del probabile autore.

I successivi e sinergici approfondimenti del personale della Squadra Mobile, della Digos e del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di identificare l’uomo che, successivamente, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, attività che ha dato esito positivo.

Infatti, all’interno dell’abitazione, i poliziotti e i militari dell’Arma hanno rinvenuto una tanica con residui di carburante e altro materiale compatibile con i resti combusti presenti sul luogo dei fatti.

Per questi motivi, il 63enne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di danneggiamento aggravato seguito da incendio.