La Prima commissione consiliare, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato il disegno di legge proposto dalla Giunta “Modificazioni e integrazioni di leggi regionali”. Relatore in Aula sarà il presidente Nicchi. Inoltre è stato illustrato il disegno di legge della Giunta ‘Concorso alla finanza pubblica per l’anno 2024 della Regione Umbria – Variazione al Bilancio di previsione 2024-2026” ed anche il “Bilancio di previsione finanziario dell’Assemblea legislativa per gli anni 2024-2025-2026 – Assestamento”.
L’omnibus era stato illustrato in una precedente seduta dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei (https://tinyurl.com/yc4e5jvs). Prima del voto finale sono stati approvati degli emendamenti. Alcuni di essi sono stati presentati dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Cesaroni, riguardanti adeguamenti tecnici per allineare le procedure alle normative nazionali. Tra le altre cose si modifica la legge regionale ‘2/2012’ (Norme per la pubblicità e trasparenza della situazione patrimoniale dei consiglieri regionali, degli assessori e dei titolari di cariche istituzionali elettive conferite dal Consiglio regionale), adeguando la legge alle norme statali nel frattempo sopravvenute, con riferimento alle modalità e ai contenuti dei dati oggetto di pubblicazione. Inoltre si modifica la legge regionale ‘21/2007’ (Struttura organizzativa e dirigenza del Consiglio regionale) adeguando diverse procedure con il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), e integrando il sistema dei controlli interni con il controllo successivo di regolarità amministrativa. Viene inoltre modificata la legge ‘2/2010 (Norme per la elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale) introducendo esplicitamente l’esenzione dalla raccolta delle firme per le liste che, al momento dell’indizione delle elezioni regionali, sono espressione di forze politiche o movimenti corrispondenti a gruppi parlamentari presenti in almeno uno dei due rami del Parlamento. Vengono poi adeguate le norme sull’autonomia di spesa dell’Assemblea legislativa per consulenze, relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza, per sponsorizzazioni, missioni e formazione. Altri emendamenti approvati sono stati presentati da Andrea Fora (Patto Civico) e riguardano il testo unico sull’agricoltura (legge regionale ‘12/2015’). Con essi si intende riservare ai titolari delle aziende faunistico venatorie e agrituristico venatorie la possibilità di accordarsi con coloro che intendono raccogliere funghi e tartufi all’interno delle stesse per garantire ai titolari un’ottimizzazione nella gestione dell’impresa e per evitare problemi di sicurezza. Ma anche riconoscere agli imprenditori agricoli la possibilità di costituire aree destinate alla raccolta a pagamento di funghi, delimitate da apposite tabelle, nei fondi di loro proprietà o di cui hanno la disponibilità. Inoltre sono stati illustrati degli emendamenti a firma di Elena Proietti Trotti (FdI), riguardanti la legge regionale ‘11/2015’ sul benessere animale e il randagismo e contenenti aggiornamenti per allinearla alle nuove normative nazionali. Questi ultimi emendamenti verranno ripresentati in Aula.
Per quanto riguarda la variazione di bilancio proposta dalla Giunta, che è stata illustrata dagli uffici di Palazzo Donini, è stato spiegato che si tratta di un adempimento obbligatorio richiesto dal Bilancio dello Stato per il 2024 che ha previsto l’ulteriore contributo a carico delle Regioni per il concorso alla finanza pubblica di 350 milioni di euro annui, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028. Dopo l’intervento della Conferenza Stato Regioni il contributo per il 2024 è sceso a 305 milioni, che per la Regione Umbria corrispondono a 5 milioni 984mila euro. Con questo disegno di legge si dispone, come previsto dalle normative statali, la costituzione di un Fondo nel Bilancio di previsione regionale, per l’assolvimento al contributo alla finanza pubblica per l’anno 2024, mediante l’accantonamento dell’importo del contributo a carico della Regione Umbria, sul quale non possono essere assunti impegni di spesa. Al termine dell’illustrazione i commissari hanno richiesto agli uffici di Palazzo Cesaroni l’istruttoria tecnico normativa e quella tecnico finanziaria.