Il sindaco di Spoleto Andrea Sisti è stato eletto all’unanimità Presidente dell’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico. L’elezione, avvenuta questa mattina nella sede territoriale AURI di Foligno, segna il passaggio di consegne con il sindaco di Todi Antonino Ruggiano.
All’assemblea, la più partecipata di sempre, erano presenti 64 amministratori dei 92 comuni dell’Umbria che hanno espresso unanimamente il proprio voto a favore del sindaco Sisti affidandogli l’incarico di nuovo Presidente per i prossimi cinque anni. Eletta Vice Presidente all’unanimità il sindaco del comune di Orvieto, Roberta Tardani.
Nel corso dell’assemblea di questa mattina è stato eletto all’unanimità anche il nuovo Consiglio Direttivo, composto dal Presidente Sisti (Spoleto), dalla Vice Presidente Tardani (Orvieto) e dai sindaci dei comuni di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Marsciano, Magione e Stroncone.
Bori (Pd): “Buon lavoro al nuovo direttivo, ora scelte coraggiose e innovative”
“Ho accolto con grande orgoglio la fiducia che i comuni umbri hanno voluto riservarmi affidandomi un incarico così importante e centrale per la nostra regione – sono state le parole del sindaco Andrea Sisti – La gestione integrata dei rifiuti, così come quella del servizio idrico integrato, richiede una capacità di visione e di prospettiva ormai indispensabili, perché si tratta di considerare nel suo insieme l’intero territorio regionale e di dare risposte all’altezza delle sfide che l’attuale contesto storico, politico ed economico ci pone. A partire da oggi e nei prossimi anni il mio impegno in questo senso sarà massimo, a servizio dei comuni umbri”.
“Esprimo i miei più sentiti complimenti agli eletti nel nuovo direttivo dell’Auri, a cominciare dal neo presidente Andrea Sisti e con lui a tutti i sindaci chiamati a questo impegno. Siamo pronti a far valere le nostre battaglie e il nostro impegno sul fronte della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, che la destra che ha governato questo organismo ha sottovalutato”. Così il segretario regionale del Partito democratico, Tommaso Bori.
“Siamo pronti a rivedere le scelte intraprese fino ad ora, visto che la destra ha dimenticato la vocazione green della nostra regione, da un lato sbandierata negli slogan e poi contraddetta nei fatti. Nostra priorità – continua Bori – sarà quella di rivedere le scelte scriteriate nella realizzazione di un nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti, senza che ci siano neppure i numeri o la produzione di materia sufficiente in Umbria. Gli atti emanati in scadenza di mandato e alla vigilia del rinnovo del consiglio direttivo hanno il sapore di uno sgarbo istituzionale e di una forzatura politica, azioni prese appositamente prima di un’assemblea che avrebbe inevitabilmente cambiato gli equilibri in AURI”.
De Luca (M5s): “Buon lavoro al presidente Andrea Sisti e a tutti i sindaci”
“Pronti a sostenere le battaglie per la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini, esprimiamo l’augurio di buon lavoro al neo presidente dell’Auri, Andrea Sisti, e a tutti i sindaci coinvolti in questo importante incarico. Il bando per la costruzione del nuovo inceneritore, emanato a ridosso della scadenza del mandato e alla vigilia del rinnovo del consiglio direttivo, è stato l’ultimo sgarbo di una destra che come regalo ai cittadini umbri intende riportarli indietro nel medioevo”: lo afferma il capogruppo M5s, Thomas De Luca.
“Siamo certi – prosegue – che il nuovo direttivo saprà interpretare i veri principi della transizione ecologica e di una politica basata sul massimo recupero di materia, sul riciclo e sul riuso anziché sull’incenerimento. Come Movimento 5 Stelle siamo determinati a rivedere le scelte adottate fino ad ora, forzature politiche di una destra antistorica che ha abbandonato la vocazione green della nostra regione, proclamata solo a parole ma smentita nei fatti. La nostra priorità sarà quella di redigere un nuovo Piano dei rifiuti che non preveda l’incenerimento a conclusione del ciclo, decisione presa senza una reale necessità o adeguata produzione di materia in Umbria. È indispensabile – conclude De Luca – rivedere molte delle decisioni prese fino ad oggi, poiché la destra ha evidentemente tradito la vocazione ecologica della nostra regione”.