24 cantieri terminati nel giro di un anno, 20 da completare entro il 2024, altri 24 entro il 2025.
Questa mattina, in biblioteca, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Terni, Giovanni Maggi e il vicesindaco ,Riccardo Corridore, hanno fatto il punto della situazione su un anno di cantieri, dal giugno 2023 al giugno 2024. L’assessore ha diffuso un prospetto con le opere completate e quelle da completare.
Giovanni Maggi ha messo in risalto i successi ottenuti e passato in rassegna le difficoltà riscontrate sia quelle dovute al cambio e alla complessità della normativa nazionale sugli appalti che quelli dovuti a “carenze progettuali che hanno richiesto da parte di questa nuova amministrazioni integrazioni economiche e varianti migliorative per andare a sopperire a buchi operativi”. L’assessore ha chiesto comprensione per i disagi temporanei dovuti ai cantieri: “Sono fisiologici, comunque questa amministrazione ha affrontato problemi che si trascinano da anni e che sta affrontando con successo come nel caso del sottopasso di Cospea. In altri casi, come al Campo scuola e al Paladivittorio abbiamo introdotto importanti correttivi per delle opere che altrimenti sarebbero rimaste altamente deficitare, al punto di avere problemi di omologazione”.
Il vicesindaco Riccardo Corridore si è soffermato in particolare sulle pavimentazioni. Oltre a 400 mila euro di pavimentazioni pregiate nel centro città, il Comune cambierà l’approccio per intervenire sulle bitumazioni. A fronte dei 700 km di strade comunali da rifare, a fronte di un costo da appalto da 150 mila euro a km, l’Amministrazione Bandecchi agirà in proprio dotando il Comune di macchine che saranno in grado sia di attappare le buche con bitume a caldo che di ripristinare interi tratti stradali: “Il risparmio per le casse comunali sarà notevole”. Il comune si doterà di altri 6 operatori arrivando a una squadra operai di 14 unità, abilitate anche all’uso dei macchinari per le strade. A settembre sarà operativo il macchinario per le buche, nel 2025 quello per le bitumazioni più estese. Il vicesindaco ha inoltre ribadito la scelta di non indebitare ulteriormente il Comune ma di aver trovato nei residui non utilizzati ben 15 milioni di euro “che possono essere spesi proprio per la cura della città”.