Dopo la seconda brutale aggressione verbale che, puntualmente in assenza del sindaco, ho subito da parte di un collega assessore solo per aver fermamente reclamato il diritto alla salute per lavoratori e cittadini ternani, ritengo non ci siano più le condizioni per andare avanti in Giunta, a Terni.
Ho voluto evitare fin qui strumentalizzazioni, posticipando a oggi la necessaria decisione di dimettermi irrevocabilmente dall’esecutivo comunale, senza peraltro aver mai ricevuto le scuse dell’interessato.
Reputo gravissimo che un uomo, tanto più una personalità pubblica, perpetri simili forme di violenza per imporsi contro una donna.
Questi episodi sono certamente parte dei quotidiani fenomeni di ordinaria follia machista che si registra tuttora in ogni ambiente, professionale e non solo.
A dispetto di tante battaglie, la parità resta una chimera: in questa società, una donna, anche con istruzione, cultura, esperienze equivalenti, deve ancora faticare il triplo solo per affermare un’idea, essere ascoltata, essere rispettata; invece un uomo, per scontato diritto di genere e a prescindere dai titoli, magari grazie a toni violenti, riesce generalmente a prevalere. Io dico no.
Non intendo far passare sotto silenzio e, quindi, avallare queste gravi prevaricazioni, perché se, nel merito, certe doverose battaglie per la legalità ormai proseguiranno senza sosta sul fronte giudiziario, nel metodo occorre che la nostra società evolva, altrimenti, persino dinanzi alle più idee più innovative, non avremo futuro.
Sia chiaro che questo non è un passo indietro rispetto all’impegno civico sin qui assunto; è piuttosto un doppio passo avanti, sia come umile testimonianza per l’emancipazione delle donne, sfida mai davvero vinta; sia per la liberazione della città di Terni da un giogo opprimente, quello dell’enorme inquinamento siderurgico, mai sanzionato dalle Autorità.
Alle molte, troppe donne che, quotidianamente, subiscono in rassegnato silenzio ignobili soprusi, piccoli e grandi, portandosi dentro -per tutta la vita- cicatrici tanto invisibili quanto profonde; e alle molte, troppe donne che, come me, con un bimbo in grembo subiscono sopraffazioni, voglio ricordare che noi siamo infinitamente più grandi di questi piccoli uomini che, senza educazione. senza vergogna, inaugurano panchine rosse di ipocrisia, partecipano a convegni, salgono in cattedra, professando rispetto solo a parole. Quel rispetto che viceversa dovrebbe rappresentare il minimo sindacale di ogni relazione umana
d.ssa Mascia Aniello
ex assessore all’Ambiente del Comune di Terni
Claudio Fiorelli e Luca Simonetti (M5S Terni): “Solidarietà all’ex assessora Mascia Aniello per l’ennesimo episodio che mette sotto i riflettori la giunta comunale per comportamenti relativi a discriminazioni sessiste”
Esprimiamo piena solidarietà all’ex assessore Mascia Aniello a seguito della denuncia pubblica in cui parla di aver subito la seconda “brutale aggressione” da parte di un ex collega di giunta. L’ex assessore all’ambiente parla senza mezzi termini di “forme di violenza per imporsi contro una donna”. Da quanto denuncia, oltre alla manifesta violazione dei principi fondamentali di rispetto, collaborazione e civiltà che dovrebbero caratterizzare l’operato delle istituzioni pubbliche e dei loro rappresentanti, tali comportamenti sarebbero inaccettabili e intollerabili, specialmente in un contesto istituzionale. Se confermato, ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio che mette sotto i riflettori la giunta comunale per comportamenti relativi a discriminazioni sessiste e questo caso non può e non deve passare inosservato o essere sottovalutato. Purtroppo, i presupposti per capire il clima che si respirava in questa amministrazione c’erano tutti da tempo. Risulta indecente come il commento del sindaco Bandecchi, nella sua risposta all’assessore Aniello, sposti l’attenzione sulla sua gravidanza piuttosto che sulla presunta aggressione denunciata senza mezzi termini. È indispensabile che questa volta il sindaco Bandecchi chiarisca quanto prima la vicenda, avvii un’indagine approfondita sull’accaduto e prenda gli adeguati provvedimenti. Inoltre, dalla denuncia dell’ex assessore Aniello, traspare il fallimento totale nelle politiche ambientali da parte della giunta comunale che ha tradito tutte le promesse fatte in campagna elettorale. Dispiace che ancora una volta abbia vinto quella politica che fa accordi al ribasso quando si tratta di difendere la salute dei lavoratori e dei cittadini.
Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni
Luca Simonetti referente gruppo territoriale M5S Terni