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“Negli ultimi tre cicli di programmazione della politica di coesione europea sono stati investiti dall’Europa 970 miliardi di euro, dei quali 125 miliardi sono andati all’Italia. Risorse che avrebbero dovuto ridurre il divario territoriale tra le regioni. Purtroppo, però, l’italia è l’unico dei principali Paesi europei in cui ciò non è avvenuto, ma anzi, secondo l’Istat il divario tra nord e sud e tra regioni più grandi e quelle minori è addirittura aumentato. La responsabilità è certamente delle regioni e dunque del centrodestra, cui risulta demandata la gestione di queste risorse. L’aumento del divario tra le regioni è un dato molto preoccupante se letto alla possibile vigilia di una riforma così impattante come quella portata avanti dal centrodestra sull’autonomia differenziata. Com’è noto, questa riforma avrà l’immediato effetto di aiutare le regioni più virtuose, abbandonando al proprio destino le regioni che hanno maggiore difficoltà a garantire i servizi essenziali ai cittadini. Il problema riguarderà non solo le regioni del Sud, ma anche tutte le regioni più piccole, come l’Umbria, che possono contare su una spesa notevolmente inferiore rispetto alle regioni del nord Italia e che rischiano di essere tagliate fuori da tutte le politiche strutturali. L’autonomia differenziata della Lega mette in pericolo l’unità nazionale e darà il colpo di grazia all’Umbria e a tutto il Mezzogiorno, per questo cercheremo di osteggiarla con ogni mezzo a nostra disposizione”

Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.