Argilla, teli, coperture. Ecco come Bandecchi pretende di risolvere i problemi dell’inquinamento a Terni. Il video che il sindaco ha rilasciato nei propri canali social a margine dell’incontro con il ministro Urso, la presidente Tesei e il ceo di FinArvedi Mario Caldonazzo è a dir poco imbarazzante.
In campagna elettorale Bandecchi aveva promesso di farsi dare 13 miliardi dall’Europa per la bonifica delle aree contaminate della conca. Salvo poi “invitare” l’azienda ad individuare da subito ulteriori spazi e altre modalità di abbancamento al di fuori. Bandecchi è poi passato ad accusare Arvedi: “Ho fatto scrivere all’azienda che oggi l’inquinamento della città fa più schifo di ieri e che l’aria è malsana. Abbiamo statisticamente il doppio di tumori negli adulti ed il triplo nella fascia dell’infanzia” dichiarò il sindaco in consiglio comunale lo scorso 7 luglio 2023. Non più tardi di due mesi fa, infine, Bandecchi ha demolito il progetto di landfill mining progettato da Ast affermando che non fosse un progetto nemmeno in senso lato.
Peccato che davanti alla Tesei e al ceo di FinArvedi, Bandecchi abbia chinato la testa e con la coda tra le gambe abbia cantato vittoria per coperture, teli e l’argilla che mai si erano visti a Terni. In realtà erano già previsti nel progetto di Ast bocciato da Bandecchi e le Best Available Techniques sono un obbligo di legge. Soprattutto, Bandecchi tace il fatto che questo accordo sarà il prodromo per un ampliamento monstre della discarica di vocabolo Valle. Nessun riferimento allo stato del progetto di Tapojarvi per il recupero delle scorie, ad oggi il vero nodo che potrebbe far fare il salto di qualità ad AST. Ma servirebbe un accordo con il governo per l’utilizzo degli inerti nelle opere pubbliche e chissà se di questo ne hanno parlato. Nessun accenno da parte del sindaco nemmeno su eventuali pressioni fatte per l’adeguamento degli impianti di aspirazione e di captazione delle polveri visti i valori record di nichel e di metalli pesanti che nel 2023 hanno ricoperto non solo Prisciano, ma un ampia parte della città.
Le soluzioni sarebbero oggi a portata di mano grazie ai fondi del PNNR portati dal presidente Giuseppe Conte, ma come spesso accade il sindaco di Terni abbaia ma non morde. Il primo cittadino è esperto in retromarce e nasconde i gravi problemi ambientali della città dietro il luccichio delle uova di Pasqua riesumate dagli scantinati di Unicusano e portate in piazza a Terni.
Claudio Fiorelli consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni
Luca Simonetti referente gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Terni