Nella parte riservata al Question time della seduta di oggi dell’Assemblea di Palazzo Cesaroni, i consiglieri Fabio Paparelli, Tommaso Bori e Michele Bettarelli (Pd) hanno chiesto all’assessore Roberto Morroni se è nelle intenzioni della Giunta regionale di “valorizzare il lago di Piediluco”.
Paparelli ha spiegato che l’interrogazione chiede alla Giunta “di sapere a che punto sono le indagini per la verifica dello stato di salute del lago di Piediluco, soprattutto perché l’ultimo monitoraggio ittico risale a 10 anni fa. Chiediamo se è stato fatto un altro rilievo batimetrico ed anche se è stata verificata la funzionalità idraulica delle forme di drenaggio utilizzata dalla avifauna delle specie ittiche per la riproduzione, visto che l’ultima volta in cui sono stati fatti questi rilievi risale al 2001-2002. Vorremmo anche sapere se sussiste la volontà di attivare da subito un tavolo tecnico che affronti il problema sia dal punto di vista extra-regionale, regionale e locale; di avere contezza dello stato dei sistemi di filtraggio e degli impianti di depurazione lungo l’asse del Nera e del Velino e dei progetti per abbattere l’inquinamento delle troticolture che viene riversato sul lago; di sapere se Enel sarà coinvolto nei processi di sfruttamento delle acque con richieste specifiche come il consolidamento delle mura spondali. Infine vorremmo sapere se sarà richiesta la stipula di una nuova convenzione tipo quella fatta nel 2002 dal compianto sottosegretario onorevole Enrico Micheli e retroattiva al 2000 che prevedeva risorse dedicate per i paesi ricadenti nell’area del bacino idrico. Prima di ogni altra cosa è importante la salvaguardia della natura e della vita del lago. Anche perché la situazione della salute del lago di Piediluco è tornata all’attenzione dell’opinione pubblica a seguito dell’immissione fuorilegge del persico trota nelle sue acque”.
L’assessore Roberto Morroni ha risposto che “lo stato di salute del lago è costantemente monitorato da Arpa, che pubblica schede di sintesi sullo stato ecologico, chimico e fisico dei corpi idrici. Una nuova campagna di monitoraggio sulla fauna è già previsto. Uno specifico monitoraggio è stato condotto fino al 2019 e i dati sono stati pubblicati. I rilievi batimetrici non sono di competenza dei servizi regionali ma spettano al gestore dell’impianto idroelettrico. La funzionalità idraulica delle forme di drenaggio sono di competenza di specifici enti. La Giunta regionale ascolta le realtà pubbliche e private che operano nel territorio. Nel caso del lago di Piediluco possiamo attivarci con tutti i soggetti interessati per la costituzione di un tavolo tecnico. Le autorizzazioni per gli impianti di acquacoltura sono stabiliti da determinazioni dirigenziali del 2017. Il rilascio delle autorizzazione prevede l’analisi delle acque circa l’idoneità delle stesse per l’uso richiesto. La situazione ambientale è sotto costante e attento controllo da parte di Arpa. La concessione delle derivazioni per l’idroelettrico scade nel 2029 e non prevede obblighi rispetto al consolidamento delle sponde del lago. Sarebbe auspicabile affrontare l’argomento nell’ambito del tavolo tecnico, anche se gli impegni dei soggetti coinvolti sarebbero solo volontaristici. Con la legge 1/2023 sulle grandi derivazioni idroelettriche è previsto di erogare ai Comuni una quota del 35% dei canoni stessi. I Comuni dovrebbero utilizzare questi fondi per gli interventi di tutela e risanamento ambientale”.
Fabio Paparelli ha replicato che “mancano i risultati dei monitoraggi svolti da diversi enti, che invece dovrebbero essere resi pubblici nella loro completezza, magari da parte della Regione. Sono coinvolti altri enti ma proprio per questo la Regione dovrebbe agire rapidamente, facendo valere il proprio peso, ed istituire un tavolo tecnico che monitori la situazione ambientale del lago. In vista del rinnovo della convenzione, nel 2029, questa azione diventa ancora più rilevante”.