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Il centrosinistra a Terni chiede a Stefano Bandecchi di confermare le dimissioni da sindaco di Terni, ma in molti pensano che le ritirerà: per fare il punto sulla vicenda, consiglieri comunali, ragionali ed esponenti di Pd, M5s, Sinistra Italiana, Partito Socialista, Europa Verde Umbria hanno tenuto una conferenza stampa.

Il segretario comunale del Pd e consigliere comunale, Pierluigi Spinelli, ha affermato che “le dimissioni restano incomprensibili ancorché legate, in base a ciò che dice, a beghe interne ad Alternativa popolare. Ciò è inaccettabile, non solo per noi ma per tutte le istituzioni”.

Per il consigliere comunale del M5s Claudio Fiorelli, “Bandecchi tratta Terni come un laboratorio che serve a portarlo in Europa o a Roma, mentre qui resteranno solo le macerie con cui dovremo fare i conti”. Il capogruppo del Pd in Comune, Francesco Filipponi, ha parlato di “crisi scellerata che riguarda solo il partito di maggioranza e, come dice Bandecchi, solo i 20 mila ternani che lo hanno votato”. A Bandecchi, Maria Grazia Proietti (Pd) chiede di “decidere cosa vuole fare, perché Terni non ha tempo da perdere ma tanti problemi da affrontare”.

Due i consiglieri regionali intervenuti, Fabio Paparelli (Pd) e Thomas De Luca (capogruppo M5s). Per il primo “Bandecchi, che dice sempre di essere ‘il nuovo’, ha aperto una crisi che somiglia molto a quelle extraparlamentari della prima Repubblica. La sua è una farsa messa in atto solo per cercare visibilità”. De Luca, afferma che “nelle prossime ore le dimissioni saranno sicuramente ritirate perché questa è stata una farsa sin dall’inizio. In tutta questa vicenda c’è un silenzio assordante da parte della città che deve affermare chiaramente che noi non siamo lo zerbino di Bandecchi”.

Per Federica Porfidi di Sinistra Italiana “le dimissioni sono l’ennesima pagliacciata che è servita a regolare conti interni, degna della peggiore partitocrazia”, secondo Giuseppe Chianella del Partito Socialista Italiano “in otto mesi questa amministrazione ha dimostrato tutto il dilettantismo possibile” e per Luigi Nautilli di Europa Verde “Terni non merita lui e lui non merita Terni. La lettera dei suoi per farlo restare fa capire quanto servilismo ci sia”. (ANSA)