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Mentre la città vorrebbe partecipare agli eventi valentiniani (quali?), il vicesindaco Corridore scomoda gli organi di stampa per una conferenza stampa grottesca ed imbarazzante. 

In una lunga confusa introduzione ha spiegato che Alternativa Popolare i consiglieri e tutti stanno predisponendo un documento per chiedere a Bandecchi di ritirare le dimissioni. 

Un documento che sarà ricco di contenuti ma che non vengono minimamente esposti, il documento non è pronto… i contenuti nemmeno. 

La crisi è tutta politica dovuta a dissapori interni, non meglio specificati, tutti dovranno firmare questo fantomatico documento e poi si vedrà. Dobbiamo immaginarne quindi i contenuti che saranno all’incirca “ma che fai per davvero? teniamo famiglia noi…”. 

La vicenda se non riguardasse una città di 109.000 abitanti, piena di problemi giganteschi da affrontare, sarebbe anche comica. Il condottiero Bandecchi, Napoleone, l’aspirante Duce, ha abbandonato la guida di Terni per beghe interne al partito del sindaco stesso.

Beghe che non riesce a governare quando dichiara che vorrebbe governare l’Italia. 

Diciamo che l’unica scelta giusta fin qui Bandecchi l’ha fatta quando ha dato le dimissioni. 

Non sono all’altezza e se ne rendo conto. Le facce contrite degli assessori seduti in aula sembravano dichiararlo: il vicesindaco esalta la presunta “diversità” del proprio partito senza che questa grande capacità espressa con massima presunzione sia stata minimamente leggibile in alcun atto del consiglio comunale e della giunta. 

Se la novità è gestire la dialettica politica interna o di governo amministrativo con documenti che servano a rafforzare la fiducia e l’ego di chi li dovrebbe governare siamo in una dimensione da ancient regime. 

Il re è nudo e non è un bel vedere per la nostra città. 

Il nervosismo e il disprezzo mostrato per la stampa e per qualunque dissenso, la confusione totale tra partito e istituzione è drammatica. 

Da Sinistra Italiana mandiamo un appello: confermate queste dimissioni, liberate la città, andiamo al voto e chiudiamo questa brutta parentesi. 

 

Federica Porfidi, Segretaria provinciale Sinistra Italiana Terni