Il sindaco di Terni non distingue il suo ruolo istituzionale dalla mera chiacchiera da bar, dove pure le sue dichiarazioni sarebbero ritenute inaccettabili. Quanto successo ieri nel consiglio comunale è l’ennesimo episodio inqualificabile. La normale dialettica politica ha ormai lasciato posto a una questione che sta diventando sociale. E allora mi chiedo dov’è il Prefetto di Terni che ancora non si è fatto sentire? Non è accettabile il silenzio dello Stato mentre tanti giovani assistono agli sproloqui del primo cittadino pensando che questa sia la normalità. E cosa la dice la Chiesa di questo continuo turpiloquio che incide pesantemente sulla vita della nostra comunità? Il punto non è cosa pensa Stefano Bandecchi, ma la dicitura “sindaco di Terni” che lo accompagna nelle ospitate televisive così come sugli articoli di stampa, nazionali e non solo. La misura è colma. Quello che dice Stefano Bandecchi riguarda tutti i ternani, quando parla da sindaco deve imparare a darsi un contegno ed esprimersi in modo istituzionale.
Claudio Fiorelli consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni