Il voto contrario di Alternativa Popolare e del sindaco Bandecchi sul nostro atto di indirizzo per intraprendere tutte le azioni necessarie volte a trovare soluzioni alternative al campus universitario di Pentima rappresenta l’ennesimo tradimento nei confronti dei ternani. Vogliamo ricordare il programma elettorale del suo partito che a pagina 21 citava: “è sbagliato concentrare gli studenti a Pentima come si è fatto finora, trattandosi di zona altamente inquinata e lontana dal tessuto storico cittadino”. Vogliamo ricordare le parole dell’assessora Aniello che parlava di “infelice collocazione del polo accademico a Pentima, area notoriamente inquinatissima, all’interno del SIN nazionale per le bonifiche e posta pure in una sorta di triangolo delle Bermude, essendo a pochi metri dai forni fusori e dalle attività di scorificazione, nonché assai vicina alle discariche delle Acciaierie” registriamo un’incredibile, ennesima retromarcia.
Ecco allora che il sindaco di Terni, dopo aver firmato “con rammarico” (così aveva detto l’assessora all’ambiente Mascia Aniello) le ordinanze anti-emissioni, si dice nuovamente rammaricato nel dover votare no all’atto di indirizzo presentato in consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle per impegnare la giunta a trovare un sito diverso da quello di Pentima per il polo universitario, a causa della inadeguatezza della zona che insiste in un’area Sin, oggetto di bonifica. Prendiamo atto che quanto promesso in campagna elettorale dal primo cittadino e persino votato dal consiglio comunale come linee programmatiche dell’amministrazione comunale è carta straccia. Di fronte alla rinuncia a portare avanti battaglie in favore della città, evidentemente, basta dirsi rammaricati per lavarsi la coscienza.
Infine rimaniamo sconcertati di fronte al silenzio dell’assessora all’ambiente Mascia Aniello, colei che annunciava che non ci sarebbero più stati politici senza midollo, colei che in riferimento all’area di Pentima dichiarava che “le persone non sono carne da cannone, ma esseri umani da rispettare nel loro diritto alla salute e all’ambiente”. Anche lei adesso rimane in silenzio di fronte al concentramento degli studenti nel “triangolo delle Bermude”.
Claudio Fiorelli consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni