La Uiltrasporti dell’Umbria non può esimersi dall’intervenire nella vicenda a carattere sociale che riguarda la riduzione della bigliettazione del Trasporto Pubblico Locale per studenti e pensionati.
La diatriba che leggiamo dalla stampa locale ha dell’assurdo. Non può essere negato un diritto sacrosanto allo studio e neppure alla mobilità per anche gli anziani pensionati, senza concessione di tariffe ridotte. Pertanto, anche la Uiltrasporti esorta Busitalia a voler riconoscere questi diritti e accettare le richieste degli stessi interessati.
Non si comprende questa forte reticenza rispetto ad un problema di carattere sociale, trattandosi, oltretutto di Società facente parte di un grande gruppo che opera nel trasporto ferroviario e nella mobilità in genere.
Ma sappiamo bene quante difficoltà incontriamo anche in tema di relazioni industriali.
Vogliamo anche rispondere a colui che ha scritto il testo del documento uscito sulla stampa, circa il riferimento ai dipendenti di Busitalia quando si dice che, quest’ultimi, dovrebbero rinunciare a qualcosa al fine di permettere all’azienda di contribuire agevolmente alla causa del contenimento della bigliettazione per studenti e pensionati. Va detto che il loro stipendio non è adeguato ai tempi ed alle responsabilità che gli vengono affidate dalla guida degli autobus, spesso con forti disagi per effetto delle condizioni delle strade non manutenute, come del verde delle banchine e del mancato taglio dei rami delle piante che sporgono ai lati delle strade, causa spesso di sinistri ai mezzi (specchi retrovisori e vetri, ovvero contro auto in sosta in strade strette, ecc., per cui la stessa Busitalia chiede ad essi i danni. Inoltre, va ricordato che, nonostante il loro l’impegno profuso nel periodo Covid, nonostante Busitalia abbia ricevuto ristori dallo stato per la mancata bigliettazione, nonostante la Regione Umbria abbia regolarmente versato il dovuto al 100% nonostante la riduzione del servizi con mezzi fermi senza consumo di carburante e quindi senza manutenzione, oltre al personale in cassa integrazione e/o in ferie forzate (abbattimento dei costi e quindi maggior utile) per ben tre anni non è stato riconosciuto il Premio di Risultato. Quindi non vi è nulla da chiedere al personale.
Detto tutto ciò la Uiltrasporti Umbria esorta con forza Busitalia ad aderire alle legittime richieste degli studenti e dei pensionati di riduzione del costo della bigliettazione, ottemperando, così, a due principi sacrosanti previsti dalla nostra Costituzione: IL DIRITTO ALLA MOBILITA’ E ALLO STUDIO.