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Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi, a seguito di querela della persona offesa, hanno denunciato una donna – cittadina italiana, classe 1969 – per il reato di appropriazione indebita.

Ai poliziotti, la vittima ha dichiarato che nel 2019, a causa di alcuni problemi di salute che avevano colpito la madre, era dovuta ripartire in Svizzera prima di ultimare le vaccinazioni necessarie all’ottenimento del passaporto veterinario per il suo gatto.

A quel punto, si era rivolta ad un centro a cui lasciare in custodia l’animale con l’intenzione di tornare a riprenderlo successivamente. A causa della diffusione della pandemia da Covid-19 aveva però dovuto posticipare il ritorno ad Assisi.

Qualche mese fa era poi tornata in Italia per riprendere il suo gatto e saldare il conto, ma si era imbattuta in un secco rifiuto della responsabile della struttura.

Nonostante i tentativi di rientrare in possesso dell’animale, la 54enne ha proseguito con la sua condotta, inducendo la vittima a chiedere aiuto alla Polizia di Stato.

Per questi motivi, al termine delle attività di rito, gli agenti hanno deferito la donna all’Autorità Giudiziaria per il reato di appropriazione indebita.