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Ieri mattina, a seguito di chiamata al numero di emergenza, gli agenti della Polizia di Stato di Perugia sono intervenuti nei pressi di una piscina del capoluogo dove un minore era stato appena soccorso per un principio di annegamento.
Giunti immediatamente sul posto, gli operatori hanno preso contatti con il responsabile della struttura, il quale ha spiegato che, poco prima, durante l’attività natatoria libera, una sua collaboratrice si era resa conto della presenza di un bambino esanime all’interno della piscina.
Il minore era quindi stato subito soccorso e accompagnato dal personale del 118 presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
Gli agenti, a quel punto, hanno preso contatti con la collaboratrice, una cittadina italiana, classe 1994, che è stata invitata a presentarsi in Questura.
Sentita dai poliziotti, la ragazza ha confermato quanto accaduto.
Al termine delle attività di rito è stata quindi deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali colpose.
Sono tutt’ora in corso le attività di indagine finalizzate ad accertare ulteriori profili di responsabilità e a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.