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Fintanto che i concorsi di primariato verranno fatti solo a Perugia, la sanità a Terni non solo sarà continuamente depotenziata ma a questo punto interi reparti rischiano proprio di chiudere. E’ il caso del bando per la selezione del direttore della struttura complessa di Cardiochirurgia appena emanato dall’azienda ospedaliera di Perugia. Peccato che la stessa attenzione non sia stata riservata alla equivalente struttura di Terni.

La Tesei e la Regione continuano a parlare in un modo e poi a smentirsi nei fatti. Che senso ha continuare a parlare di ruolo strategico di Terni, continuare a illudere i cittadini sulla volontà di puntare sulla nostra città e sbandierare ai quattro venti ogni volta che si viene a Terni che la Cardiochirurgia dell’ospedale Santa Maria è un’eccellenza? Nei fatti ogni azione politica di questa giunta è totalmente contraria ai proclami. Aver aperto un concorso di primariato per la Struttura Complessa di Cardiochirurgia a Perugia e non a Terni, è un indice molto chiaro della volontà di puntare sul capoluogo di regione e depotenziare la nostra città.

Da che mondo e mondo, laddove mancano certezze nello sviluppo del percorso lavorativo, i professionisti tendono ad andarsene. In una situazione già precaria da anni dove l’ospedale Santa Maria di Terni è visto come poco attrattivo per le professionalità di un certo livello, non garantire prospettive di carriera significa non solo disincentivare le professionalità a venire a Terni ma addirittura si rischia di invitarli ad andare altrove. Le politiche della destra avranno gravi ripercussioni a breve termine, se questa situazione porterà lontano da Terni quei nomi che garantiscono un certo livello dell’attività chirurgica, ma è anche un pericoloso disincentivo per quei professionsiti che da fuori vorrebbero venire a lavorare nella nostra città.

Claudio Fiorelli, consigliere comunale Movimento 5 Stelle Terni