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Un bilancio più che positivo quello stilato dalla direttrice artistica, Virna Liurni, per il Sangemini Classic, giunto quest’anno alla 22esima edizione.

Cinque appuntamenti, quattro a San Gemini e l’ultimo nella suggestiva Cattedrale di Terni, per eventi che hanno portato sul palco artisti internazionali del jazz e non solo, fra le note sensoriali legate a pregiati vini, grazie al connubio con l’Associazione Italiana Sommelier, e cultura, con ben tre presentazioni di libri in programma.

I cinque concerti hanno visto protagonisti alcuni grandi nomi della musica italiana come Gabriele Mirabassi e Ramberto Ciammarughi, l’Orchestra Mandolinistica Romana, Sonidumbra e Musicanti del Piccolo Borgo, Gino Nappo e Serenella Isidori e Soundscapes di Vincenzo De Filippo con Marmediterra trio e Ensemble Alcanto, la partecipazione di Virna Liurni al pianoforte. I libri di Roberto Bellini, Giovanna Tatò e Massimo Colonna hanno poi arricchito il programma con pillole di letteratura contemporanea. Hanno impreziosito il programma del festival anche il corso “Passione fotografia” e le cinque giornate di Masterclass incentrate sullo studio della musica.

“Un successo su tutti i fronti – spiega la direttrice artistica Virna Liurni – sia perché siamo riusciti a presentare come sempre, la partecipazione di artisti di livello nazionale e internazionale che hanno dedicato prime assolute al nostro ‘piccolo’ contenitore di Vera arte, sia perché abbiamo avuto un riscontro notevole sui media anche nazionali, come ad esempio Radio Vaticana che ha dedicato al festival uno speciale di 30 minuti.

Nei cinque appuntamenti, infatti, abbiamo più che raddoppiato le presenze dello scorso anno e questo è un elemento sicuramente significativo, anche in considerazione del fatto che l’ingresso ai concerti ha un costo che ci ha fatto sentire di essere stati scelti da un pubblico accorto. Inoltre, abbiamo incrementato di molto il numero degli spettatori provenienti da fuori Regione: abbiamo avuto appassionati da diverse regioni d’Italia e anche da Paesi europei, come l’Olanda, l’Inghilterra ma anche fin dagli Stati Uniti. Siamo quindi molto soddisfatti per la riuscita, anche perché questa edizione ha segnato una importante ripartenza per il territorio dopo lo stop per la pandemia”.

“Per questo – conclude la Liurni – vorrei ringraziare il fondamentale sostegno della Fondazione Carit e il Comune di San Gemini, la Regione Umbria, l’Assemblea Legislativa della Regione, la Camera di Commercio dell’Umbria che hanno supportato gli eventi. I nostri preziosi partner, in primis il Grand Hotel Sangemini di Antonio Tacconi e Alfredo Rainone insieme ai privati sostenitori del Festival. E tutti gli spettatori che hanno fatto sentire il proprio appoggio, e gli artisti, ovviamente che hanno reso uniche queste serate.

Ora il nostro pensiero è già proiettato all’anno prossimo, per la 23esima edizione del Sangemini Classic per cui già stiamo muovendo i primi contatti con nomi di livello ed anche e soprattutto proponendo momenti da scolpire nella memoria emotiva del pubblico”.