Cerca

Lo scorso 18 luglio, a seguito di chiamata al numero unico di emergenza, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per una lite in famiglia nel quartiere Ferro di Cavallo.

Giunti sul posto, gli operatori avevano raggiunto in strada la parte offesa, una donna polacca classe 1969, palesemente scossa e impaurita. La 53enne – con evidenti segni di percosse al volto – aveva riferito agli agenti di essere stata aggredita dal compagno in seguito ad alcune liti avvenute nei giorni precedenti, nel corso delle quali l’uomo – poi identificato come cittadino polacco classe 1993 – aveva anche sfondato con un calcio la porta d’ingresso.

I poliziotti, a quel punto, avevano richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per accompagnare la donna in ospedale.

Raggiunto il 29enne all’interno dell’appartamento, gli operatori lo avevano identificato e sottoposto a controllo, constatando che il ragazzo aveva a proprio carico diversi precedenti di polizia per porto di oggetti atti ad offendere, invasione di terreni o edifici, ricettazione e danneggiamento.

Dopo averlo accompagnato in Questura per le attività di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo era stato indagato in stato di libertà per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e danneggiamento.

Considerate le precedenti aggressioni a danno della 53enne, la pericolosità del 29enne e il rischio di reiterazione dei fatti, il Pubblico Ministero aveva disposto l’applicazione della misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare, con il divieto allo stesso di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, misura poi convalidata lo scorso 21 luglio.

Neanche la misura cautelare era bastata a dissuadere l’uomo dalla sua condotta persecutoria.

Ieri notte, il 29enne si è presentato presso un bar nel quartiere Ferro di Cavallo. In palese stato di alterazione dovuto all’abuso di alcol, dopo aver incontrato l’ex compagna l’ha dapprima insultata e percossa e successivamente l’ha rapinata della propria borsa.

Gli agenti intervenuti, lo hanno poi trovato all’interno dell’abitazione della donna. Sottoposto a perquisizione, gli operatori hanno rinvenuto all’interno della tasca dei pantaloni le chiavi di casa appartenenti all’ex compagna e, poggiata sul comodino, la borsa in pelle sottratta poco prima alla donna.

Gli operatori lo hanno quindi tratto in arresto per il reato di rapina e violazione di domicilio e deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Su disposizione del Pubblico Ministero, il giovane è stato poi trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta ieri mattina e, nell’ambito della quale, al 29enne è stata applicate la misura cautelare del divieto di dimora in Umbria in aggiunta al divieto di avvicinamento alla parte offesa.