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Si era scagliato con inaudita violenza contro gli Agenti della Squadra Volante appena intervenuti la notte di mercoledì 20 luglio scorso presso la sua abitazione, dove la giovane moglie, sua connazionale, aveva segnalato al numero d’emergenza di essersi chiusa in casa insieme alla figlioletta di 3 anni mentre lui, in stato di alterazione psicofisica per abuso di sostanze alcoliche, stava tentando di entrare in casa forzando una persiana.

Alla vista degli Agenti nella sua abitazione, l’uomo li aveva spintonati, mgmnatl m lingua italiana ed araba, ed aveva ustionato uno di essi spegnendogli una sigaretta sul collo. Era stato immediatamente allontanato dall’altro ma lo aveva ferito ad un braccio.

Non essendo stato possibile per ragioni di sicurezza l’utilizzo del taser, l’uomo era stato prontamente immobilizzato ed ammanettato dagli Agenti e, una volta salito nell’autovettura della Polizia, aveva continuato ad agitarsi scalciando contro le portiere ed i finestrini.

In stato di arresto, l’uomo aveva richiesto le cure mediche ma, trasportato al Pronto Soccorso a mezzo autoambulanza del “118”, non si era mostrato collaborativo con il personale medico, continuando ad agitarsi e a proferire insulti anche nei loro confronti.

L’uomo era stato dimesso con diagnosi di stato di agitazione psicomotoria, e ai due agenti venivano diagnosticate lesioni personali giudicate guaribili in due giorni.

La Procura della Repubblica del Tribunale di Terni aveva disposto la traduzione dell’arrestato davanti al Tribunale di Terni per l’udienza di convalida fissata per lo stesso pomeriggio, in quanto imputato dei reati di resistenza e lesioni pluriaggravate a Pubblici Ufficiali, con recidiva reiterata infraquinquennale.

Il Tribunale di Terni convalidava l’arresto e, valutata anche la pericolosità del soggetto desumibile dall’elevata ed allarmante aggressività con la quale aveva colpito gli agenti intervenuti, anche alla presenza della figlia minore che già aveva assistito a condotte violente da egli poste in essere prima del loro arrivo, emetteva Ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

La Misura veniva eseguita nello stesso pomeriggio e l’uomo veniva tradotto alla Casa Circondariale di Terni.