“L’operazione ‘Est’ condotta di recente dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Terni, a cui va il nostro plauso, ha portato all’arresto di sei persone per reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione, è solo l’ultima di una lunga serie di azioni di contrasto messe in campo della forze dell’ordine contro il dilagare della piaga del consumo e del traffico di droga nella città di Terni”: lo rilevano i consiglieri regionali del Pd Fabio Paparelli, portavoce delle minoranze e membro della Commissione antimafia, e Simona Meloni, capogruppo e vice presidente della Commissione antimafia.
“Se è del tutto evidente l’impegno che ogni giorno mettono gli organi inquirenti e di polizia per arginare questa situazione, non si può dire lo stesso per le istituzioni ed in particolare per il Comune di Terni che, da tempo, sembra ignorare la gravità di certi fatti e la deriva che sta prendendo la città” aggiungono.
“Non più tardi di un mese fa – ricordano Paparelli e Meloni in una nota – si è svolta proprio a Terni, su nostra proposta, la Commissione d’Inchiesta regionale su ‘Criminalità e narcotraffico’, a cui hanno preso parte, tra gli altri, il procuratore Alberto Liguori e quello dei Minori Giovanni Rossi. In quella occasione è stato lanciato un allarme preoccupato e corale alle Istituzioni comunali, in merito al triste primato che vede la città dell’acciaio essere la peggiore, tra tutti gli altri centri umbri, rispetto al consumo di stupefacenti fra i giovani, al numero sempre crescente di accessi al SerD (non solo per problemi di droga, ma anche per altre dipendenze, in primis l’alcol, ma anche il gioco d’azzardo), all’aumentata richiesta di aiuto psicologico e alle mutate condizioni di utilizzo degli stessi stupefacenti. Terni – sottolineano Paparelli e Meloni – sta facendo registrare percentuali anomale, molto elevate rispetto al consumo di eroina (in controtendenza rispetto al resto d’Italia) e di cocaina a buon mercato. Nonostante tutti gli operatori sociosanitari e le forze dell’ordine concordino sulla necessità di trovare al più presto delle soluzioni a questo grande problema che porta con sé degrado e criminalità, l’Amministrazione comunale rimane attonita e inerme rispetto al montare del questo disagio sociale che colpisce in particolare i giovani ternani. Con questa consapevolezza annunciamo dunque che nei prossimi giorni presenteremo una proposta sul Welfare Collaborativo che punta a valorizzare gli strumenti e le azioni a carattere inclusivo. Basata sulla collaborazione di tutte le istituzioni pubbliche, private e delle formazioni sociali presenti nel territorio regionale, per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche, di utilità sociale e per la cura dei beni comuni. In particolare puntiamo a promuovere la figura dell’educatore di strada insieme ad una forte azione di informazione e sensibilizzazione da portare avanti in maniera sistematica e continuativa nelle scuole sul tema della tossicodipendenza.
Per porre argine al dilagare della droga – concludono Paparelli e Meloni – serve infatti ripartire dai giovani, con patti educativi di comunità da realizzare attraverso un’alleanza tra gli istituti scolastici e gli altri soggetti del welfare collaborativo, volti a contrastare la povertà educativa, la dispersione scolastica, l’insuccesso formativo e altre situazioni di disagio sociale, a promuovere la formazione di una comunità educante attraverso percorsi partecipativi e solidali”.