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E’ stato firmato a Perugia un accordo quadro istituzionale tra Camera di commercio e Legione carabinieri dell’Umbria per la tutela della legalità nel sistema economico locale.

Ad apporre la sigla, il prefetto Armando Gradone, il presidente della Camera, Giorgio Mencaroni, il comandante dei carabinieri, gen. Antonio Bandiera. L’accordo – spiega l’ente camerale – consente l’avvio della condivisione e fruizione del Sistema Regional Explorer (Rex) – piattaforma informatica Regional realizzata dalla Società consortile InfoCamere – da parte delle articolazioni territoriali dell’Arma dei carabinieri in Umbria.

Un sistema innovativo di indagine che consente, attraverso l’elaborazione di informazioni desumibili dalla banca dati del registro delle imprese delle Camere di commercio, il monitoraggio del territorio con l’obiettivo di individuare possibili fenomeni anomali. Si tratta quindi di uno strumento tecnologico che, partendo dall’analisi di indici sintomatici di possibili infiltrazioni criminali nelle attività economiche o di riciclaggio di capitali provenienti da attività illecite, consente di elaborare analisi mirate incrociando dati anagrafici ed economico-finanziari delle aziende e di estrarre liste di soggetti sui quali approfondire i controlli.

Il personale individuato dall’Arma dei carabinieri per l’utilizzo del sistema Rex verrà formato grazie a specifiche attività organizzate dalla Camera di commercio dell’Umbria.

“Si tratta di uno strumento prezioso di indagine – ha detto il gen. Bandiera – in grado di aumentare ulteriormente l’efficacia dell’azione di contrasto all’illegalità nel sistema economico, sia dal punto di vista preventivo che repressivo, rendendola più tempestiva e approfondita”.

Il Presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, da parte sua ha rilevato come “questo Accordo testimoni ancora una volta l’impegno dell’ente Camerale per un sistema economico legale e trasparente, non alterato e inquinato, bene supremo delle comunità”.

“La pandemia è stata una catastrofe per buona parte dell’economia. Interi comparti come turismo, commercio e servizi sono stati messi in ginocchio e, anche se fortunatamente il Governo ha adottato strumenti di aiuto e sostegno, i disastri si vedono ancora”, ha osservato il prefetto. “Ma pericoli di inquinamento dell’economia, forse anche maggiori – ha aggiunto – ci sono anche nei settori in cui le cose vanno meglio, dove ci sono prospettive di profitto più promettenti come edilizia, trasporti, agroalimentare, farmaceutico, igiene e così via. Perché c’è bisogno di liquidità e la criminalità organizzata ha tantissimi soldi in pancia. Per questo l’accordo di oggi è di grande importanza e sono certo che darà frutti di rilievo”.