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Male nella classifica della prestazione dei servizi, rinnovare quindi i vertici dell’azienda Ospedaliera.
 Il Consiglio Comunale nella serata di ieri ha approvato con 19 sì, un contrario e 7 astenuti,  l’atto di indirizzo Ospedale di Terni verso il baratro, tra i peggiori d’Italia al 160mo posto della classifica di newsweek, ennesima indicazione dello stato attuale dell’azienda ospedaliera ternana. Hanno votato a favore il gruppo di Fratelli di Italia, le minoranze, i consiglieri del  misto Fiorini. Leonelli; Musacchi, il  consigliere di Terni Civica Rossi, la consigliera della Lega Margaritelli; astenuti gli altri consiglieri della Lega e quelli di  Forza Italia, contrario Orsini del misto.

Il documento, presentato dal gruppo consiliare dei Cinque stelle, illustrato in aula dal capogruppo Federico Pasculli,  è incentrato sulla posizione dell’Azienda ospedaliera di Terni nella classifica stilata da Newseek i e richiede all’Amministrazione Comunale  di “promuovere presso la giunta regionale e la presidente della Regione Umbria la necessità di un cambio radicale nella gestione dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, anche relativamente
alle cariche apicali, dettata dall’evidenza che ad oggi non vi è stata una riposta concreta sulle problematiche più volte segnalate, anche dalle sigle sindacali, e non è stato ancora presentato un cronoprogramma dettagliato del nuovo ospedale di Terni” Quest’ultimo aspetto – il rinnovo della gestione – è contenuto in un emendamento, anc’esso approvato e divenuto parte integrante dell’atto di indirzzo.
L’ospedale di Terni, si legge nell’atto di indirizzo, risulta tra i peggiori di quelli presi in considerazione e viene collocato alla 106ma posizione su 112, mentre l’ azienda ospedaliera di Perugia   si trova si trova al 48° posto.
Alla graduatoria definita non soddisfacente si aggiunge – sempre in merito all’atto approvato –  la lista delle criticità dell’azienda ospedaliera “carenza di personale, organizzazione non adeguata degli interventi chirurgici, lentezza delle liste di attesa, difficoltà di gestione delle cure domiciliari, inadeguatezza delle strutture obsolete,  posti letto nei corridoi e cattiva gestione   del pronto soccorso”.
“Ad oggi – evidenzia infine l’atto – non esiste ancora un cronoprogramma dei nuovi ospedali di Terni e di Narni-Amelia che restano tra le strutture ospedaliere più datate dell’Umbria”.