Il nuovo romanzo di Gian Filippo Della Croce “Il cannone sepolto”, già premiato nella sua versione inedita al concorso nazionale Liberetà, vedrà la luce entro la fine del mese, per essere poi presente nelle librerie e negli happening letterari locali e nazionali.
Edito dalla casa editrice umbra Bertoni, l’opera celebra, fra realtà e creatività, la vicenda della fabbricazione di un supercannone nelle acciaierie di Terni, con il quale Benito Mussolini intende potenziare l’arsenale del suo esercito e competere con il cannone “Grande Gustav” di Adolf Hitler costruito proprio dalle acciaierie Krupp.
“Siamo nell’anno 1939 – spiega l’autore, scrittore e conduttore televisivo ternano – il mondo è sull’orlo della catastrofe, per certi versi gli accadimenti di questi giorni in Ucraina ci riportano a quei giorni lontani, ma oggi tragicamente vicini. Gli operai, in gran parte antifascisti, decidono di sabotare il cannone in nome della libertà e della pace. E la loro decisione coinvolgerà tutti i protagonisti della storia in una serie di eventi fino all’emblematico ed inatteso finale”.
Intorno alla trama si dipanano storie che rendono un’immagine della situazione dell’epoca, vista anche attraverso sguardi e giudizi diversi che affiorano tra i numerosi personaggi del romanzo. Un’opera corale, dunque, che è anche un riconoscimento alle maestranze delle acciaierie ternane e all’immagine della città in un periodo particolare della sua vicenda storica ed industriale.